LEGNANO, CADE LA GIUNTA DEL SINDACO LEGHISTA ARRESTATO CHE NON VOLEVA MOLLARE LA POLTRONA
IL PREFETTO NOMINA COMMISSARIO, ELEZIONI IN PRIMAVERA … IL TAR HA BOCCIATO LA SURROGA DEI CONSIGLIERI DIMISSIONARI
Era illegittima la surroga di tre consiglieri comunali dimissionari di Legnano – il Comune alle porte di Milano dove, a maggio, sono stati arrestati il sindaco leghista Gianbattista Fratus e due assessori con le accuse di turbativa d’asta e corruzione elettorale – e per questo il prefetto di Milano ha avviato la procedura di scioglimento del Comune, che porterà quindi a nuove elezioni nella prossima primavera.
Nel frattempo ha nominato la dottoressa Cristiana Cirelli commissario per la gestione provvisoria.
Una decisione necessaria, dopo che ieri il Tar Lombardia ha accolto la richiesta del ‘Comitato per la legalità di Legnano’ – nato proprio dopo gli arresti di maggio – di sospendere i decreti di surroga dei consiglieri dimissionari, che era l’escamotage trovato dalla giunta travolta dallo scandalo per restare in sella: tant’è che il sindaco Fratus, che è ancora agli arresti – dopo aver presentato in un primo momento le sue dimissioni, le aveva ritirate pensando così di poter comunque evitare le nuove elezioni. Ma il Tar, anche se per adesso solo in via cautelare (la discussione di merito è rinviata al 15 gennaio 2020) ha accolto il ricorso scrivendo che “il potere di surroga risulta esercitato in modo illegittimo, perchè riferito ai componenti di un organo collegiale privo del quorum costitutivo, in base alla disciplina statutaria di riferimento”.
Bocciato, così, l’intervento del difensore civico regionale Carlo Lio, che aveva permesso alla maggoranza di centrodestra di restare in sella nonostante le defezioni di alcuni suoi consiglieri.
“La revoca delle dimissioni da parte del sindaco del Comune di Legnano rende attuale e concreto il periculum in mora dedotto dai ricorrenti e riferito al pregiudizio, derivante dagli atti impugnati, all’interesse giuridicamente rilevante di cui sono portatori”, scrivono i giudici del Tar.
Nei giorni scorsi Fratus, che è ai domiciliari, è stato convocato in procura a Busto Arsizio per un nuovo interrogatorio, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.
(da agenzie)
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