LETTA, CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO: “RIVEDREMO IUS SOLI E BOSSI FINI, RENZI FA BENE A PARLARE CON FI DI LEGGE ELETTORALI”
“NON SARO’ MAI PREMIER TECNICO”
È la conferenza stampa di fine anno: Letta fa il punto sulle attività del suo governo, ma non solo.
Il premier inizia ricordando il sacrificio del brigadiere Giangrande che, nel giorno dell’inaugurazione dell’esecutivo, ormai otto mesi fa, fermò lo sparatore davanti a Palazzo Chigi. E poi esordisce:«Stiamo dando risposte alla fatica sociale che è il cuore della vicenda che abbiamo davanti, ma sono convinto che l’Italia ce la farà », dando uno sguardo a quel che sarà .
LA CARICA DEI 40ENNI
Quindi un passo indietro sull’anno appena trascorso: «Il 2013 sarà ricordato come l’anno della svolta generazionale: si è affermata una generazione di quarantenni senza alcun precedente nella storia repubblicana, se non nell’immediato dopoguerra. Ebbene non possiamo fallire». Si entra nello specifico e Letta promette di «tagliare le spese sul lavoro con le risorse derivanti dalla lotta all’evasione e dalla spending review ».
NIENTE IMU PER GLI ITALIANI NEL 2013
«Gli italiani non hanno pagato l’Imu sulla prima casa per il 2013» scandisce nitidamente il concetto il premier. E poi allarga lo scenario, sul tema delle tasse: «Ci impegneremo perchè a gennaio termini l’iter della delega fiscale. Lì dentro ci sono una serie di riforme molto importanti per un fisco che sia migliore, con una serie di norme anti elusione molto importanti». E comunque Letta si dice sicuro che «nel prossimo anno» il carico fiscale sulla casa «sarà inferiore rispetto a come è stato nel 2012».
«TURBOLENZE PER LA SENTENZA BERLUSCONI»
Letta poi ammette che: «ci sono tante cose che avrei potuto fare meglio, me le tengo dentro, ma penso che la cosa principale oggi sia cercare di far sì che si riescano a cogliere per l’anno prossimo le opportunità che il 2013 ci ha lasciato». E comunque «le turbolenze vissute» in quest’anno «sono in parte dovute all’intreccio tra fattori esterni e politica, penso al tema della sentenza che ha riguardato uno dei tre leader che hanno fatto nascere questo governo».
«RENZI FA BENE A PARLARE CON FORZA ITALIA»
Gli chiedono se il neo segretario del Pd Matteo Renzi voglia in qualche modo ostacolarlo, se cerchi scorciatoie verso elezioni anticipate: «Assolutamente no» risponde «Renzi fa parte di quella svolta generazionale di cui parlavo prima: lui fa bene a parlare con Forza Italia e con altri che non fanno parte della maggioranza di riforme istituzionali. E Berlusconi le deve fare, senza terminare la sua carriera con una deriva populista e nichilista». E su eventuali rimpasti non ammette repliche: «Non sono all’ordine del giorno, sono contento della mia squadra».
AMNISTIA E INDULTO
Poi si sofferma sui provvedimenti di amnistia e indulto, che hanno fatto discutere: «Sono di competenza delle Camere. Noi abbiamo dato un segnale con il decreto dell’altro giorno, un primo passo importante nella direzione di rendere la vita nei carceri meno drammatica di quanto avviene oggi, senza che vi sia alcun pregiudizio per la sicurezza dei cittadini: un terzo dei detenuti è in attesa di giudizio ed è una situazione abnorme».
EMERGENZA MIGRANTI
Si passa all’emergenza-migranti. Prima Letta si sofferma sul lavoro di intervento: «Con Mare Nostrum, l’Italia autonomamente si è fatta carico di un’operazione che ha salvato più di duemila vite umane e ha colpito i mercanti di morte, con arresti di scafisti. È stata un’operazione molto efficace». Poi sulle azioni da intraprendere: «Rivedremo il meccanismo dei Cie e la Legge Bossi-Fini».
GIOCO D’AZZARDO E RIFORMA IUS SOLI
Promette dunque:«Cambieremo radicalmente la legge sulla cosiddetta “porcata” delle slot-machine e del gioco d’azzardo». E se prima si è parlato di migranti, ora si discute di italiani di seconda generazione: «Ho scommesso personalmente- dice Letta- sul tema con un ministro dell’Integrazione. Uno dei punti qualificanti sarà la riforma della normativa sullo ius soli».
NUOVA LEGGE PRIMA DELLE EUROPEE
Si ritorna quindi ad affrontare il tema delle riforme costituzionali: « il governo farà la sua parte. Prima delle Europee dovremo avere la nuova legge elettorale e i primi passaggi parlamentari sull’eliminazione del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma del Titolo V, e l’eliminazione della parola Province dalla Costituzione.Faremo mancare appositamente i due terzi e chiederemo ai cittadini un parere con un referendum ».
GRILLO, CON NAPOLITANO PASSATO IL LIMITE
Per la prima volta in quest’ora e venti di conferenza stampa compare Beppe Grillo. L’occasione sono gli strali del comico contro il Presidente della Repubblica. Ed è duro l’affondo del premier: « Gli attacchi di Grillo hanno passato il limite con parole fuori luogo. C’è bisogno da parte di tutti di essere assolutamente fermi. Le istituzioni hanno bisogno di difesa e di funzionare. Napolitano ha svolto un ruolo fondamentale, ha salvato l’Italia, che stava sbandando».
COSTI DELLA POLITICA, FACILE FARE TWEET
E sui costi della politica, tema caro a Grillo, Letta dice: «Nella discussione sull’eccesso di stipendi della classe politica, tanti parlano ma pochi fanno. Il governo ha fatto secondo le sue competenze: abbiamo eliminato lo stipendio del presidente del consiglio e se qualcuno lo vorrà ripristinare dovrà preparare una legge. È facile fare dei tweet, noi abbiamo dimostrato in questi mesi di parlare con i fatti».
«RENZI PREMIER? L’IMPORTANTE È IL GIOCO DI SQUADRA»
La conferenza si avvia verso la conclusione, uscendo dai confini di casa nostra: uno sguardo alla Germania («Sono convinto che il governo tedesco sarà alleato e non un freno alla crescita») e al Medio Oriente («ci impegneremo per la pace tra Israele e Palestina»). E si chiude di nuovo con Renzi. La domanda è forte: «Lei intende sostenere la candidatura alla premiership» del sindaco di Firenze? Letta, di fatto, non risponde: «Se continueremo a fare gioco di squadra come adesso, potrà venirne solo del bene». E chiude per davvero: «Io non sono e non sarò mai un premier tecnico, ho fatto e farò scelte politiche. Ho rischiato quando si è ventilata la crisi, mi sono assunto le mie responsabilità . E continuerò ad assumermele».
(da “il Corriere della Sera”)
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