L’EUROPA COMBATTE GIA’ LA SECONDA ONDATA COVIT: BELGIO, FRANCIA, ROMANIA E GERMANIA IN EMERGENZA
ITALIA ACCERCHIATA… PREGLIASCO: “PER ORA CONTENIAMO, MA RISCHIAMO ANCHE NOI”
â€³È chiaro che è arrivata la seconda ondata di Covid-19”. L’annuncio del Belgio fa tremare l’Europa, mentre in Germania cresce vertiginosamente il numero dei contagi, la Francia parla di un “equilibrio fragile” e in Romania si viaggia su una media di oltre mille casi al giorno.
La recrudescenza della circolazione del virus era attesa per l’autunno, ma in diversi stati europei si sta verificando già da adesso, in piena estate.
L’Italia, partita come il paese con la situazione più critica, si trova adesso nelle retrovie. La curva dei contagi cresce anche qui, l’allerta resta altissima, ma “il peso psicologico del lockdown” – più pesante in Italia che nel resto d’Europa – pare spingere i cittadini a rispettare con maggior rigore le misure di contagio. E la situazione resta per il momento sotto controllo a differenza di quel che avviene oltralpe.
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’autorità sanitaria belga Sciensano, infatti, il numero medio di infezioni da coronavirus è salito in Belgio a 517,1 tra il 25 e il 31 luglio, con un aumento del 60% rispetto alla settimana precedente.
“Non è un piccolo aumento. Non sappiamo quanto durerà e quanto saliranno le curve”, ha dichiarato Steven Van Gucht, presidente del comitato scientifico sul coronavirus dell’Istituto di sanità .
Van Gucht stempera in parte la preoccupazione: “Questa seconda ondata potrebbe non avere conseguenze drammatiche: le misure messe in atto dal Consiglio di Sicurezza Nazionale possono funzionare. Il Coronavirus in futuro si comporterà come una lieve infezione”.
Il tema della prevenzione come arma per scongiurare un ritorno alla Fase 1 è frequente nelle parole degli addetti ai lavori italiani, che non escludono l’ipotesi di una seconda ondata autunnale nel paese, ma confidano nell’efficacia delle misure precauzionali, che dovrebbero contenere i focolai. Certo è che, spiega il professor Fabrizio Pregliasco ad Huffpost, “se intorno a noi le cose peggiorano, il rischio è che peggiorino anche da noi”.
“Più che seconda ondata potrebbe esserci una situazione di rialzo evidente”, spiega Pregliasco, ricercatore all’Università Statale di Milano, “L’andamento ondulante della pandemia lo dobbiamo subire, quante alte saranno queste ondulazioni lo vedremo. Al momento abbiamo schiacciato la curva, ma il virus sta circolando ancora”.
L’Italia era uno dei paesi più colpiti, ora assiste timorosa a una situazione che si fa pericolosa intorno a lei: “Stiamo mantenendo una bassa diffusione grazie a una buona capacità dimostrata nell’individuare i casi sospetti e i contatti. La situazione potrebbe degenerare anche in Italia se non riusciamo a contenere questi focolai a seguito di due aspetti: l’organizzazione del servizio sanitario sul territorio, un’organizzazione nostra come cittadini nel non esagerare nel ‘liberi tutti”.
Sull’importanza dell’impegno da parte di tutti i cittadini per contenere la diffusione del virus insiste il presidente francese Emmanuel Macron, che ha lanciato l’ennesimo appello per l’uso della mascherina che presto potrebbe diventare obbligatoria a Parigi.
La capitale è il terzo dipartimento per casi di Covid e la sindaca Anne Hidalgo pensa a rendere obbligatoria la mascherina in alcune zone: le strade più commerciali, i lungosenna, i parchi e i giardini, i mercati all’aperto.
“La Francia si trova in una situazione controllata ma fragile, con una recrudescenza della circolazione del virus in estate”, si legge nella parte introduttiva del documento intitolata “Prepararsi ora per anticipare un ritorno del virus in autunno”, compilato dal Consiglio scientifico che guida le scelte dell’esecutivo di Parigi sull’emergenza pandemica.
Anche in Germania sale il numero dei contagi e anche qui, come in Belgio, si parla di “una piccola seconda ondata”. Per Susanne Johna, presidente dell’Associazione dei medici tedeschi Marburger Bund, “il pericolo è vanificare i successi finora raccolti”. I numeri nello stato non sono ancora quelli di marzo e aprile, ma i contagi crescono: nelle ultime 24 ore, secondo il Robert Koch Institut, sono stati registrati 870 nuovi casi. Preoccupa la Romania, il più colpito tra i Paesi dei Balcani, con 1.232 nuovi casi nelle ultime 24 ore che portano il totale a 55.241. I decessi sono stati 48. Chi arriva in Italia dalla Romania, come pure dalla Bulgaria, ha l’obbligo di quarantena per due settimane mentre l’ingresso è interdetto per gli altri Paesi balcanici extra Ue: Serbia, Montenegro, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord. Non cessa l’allarme per la ripresa dei contagi neppure in Spagna dove è stato cancellato anche il Mutua Madrid Open 2020 di tennis.
Perchè in Italia al momento la situazione non è altrettanto critica? Secondo il dottor Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici e membro del comitato tecnico scientifico della Lombardia, “noi paghiamo positivamente tutte le strategie di contenimento, compreso quella del lockdown”.
“Gli altri paesi sono sempre stati più leggeri nell’affrontare l’epidemia, e questo è importante dal punto di vista psicologico: la popolazione italiana sa cosa vuol dire rischiare un ulteriore lockdown”, spiega all’Huffpost il dottor Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici e membro del comitato tecnico scientifico della Lombardia, ”È psicologicamente più predisposta a mettere la mascherina, a rispettare il distanziamento. La negazione delle misure di contenimento ha fatto esplodere negli altri paesi questi casi, che continuano a crescere”.
Il rischio di abbassare la guardia potrebbe però colpire anche la preparata Italia: “Si è abbassata l’età delle persone contagiate, ora si va dai 18 ai 40 anni. Questo dato ci racconta qualcosa: la fascia più colpita sono i ragazzi, che vanno in discoteca, nelle spiagge, nei luoghi di aggregazione, com’è giusto che sia d’estate. Aumenteranno sicuramente il numero dei casi”.
(da “Huffingtonpost”)
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