LIGURIA, LA DESTRA CHE FA CAMPAGNA ALLE PRIMARIE PD
ESPONENTI DI FORZA ITALIA E DEL NCD FANNO IL TIFO PER LA RENZIANA PAITA
Il centrodestra lancia l’Opa sulle primarie del Pd ligure per la scelta del candidato presidente della Regione Liguria.
«Domenica 11 gennaio vota Cofferati per cambiare la Liguria », dicono gli spot televisivi e la pubblicità sui giornali acquistate dal senatore Maurizio Rossi, ex Scelta civica che ha lasciato il centrosinistra e ha fondato un movimento dal nome analogo, “Liguria Civica”, ed è l’editore della più grande emittente televisiva privata ligure.
Rossi è convinto che «nell’assenza dell’altro schieramento, le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente della Regione siano le vere elezioni regionali in Liguria. Si deve scegliere adesso, il 12 gennaio sarà tardi».
Non è l’unico a pensarla così sulle primarie del centrosinistra.
Qualche giorno fa l’ex senatore di Fi Franco Orsi, che ora è sindaco di Albisola Superiore e governa con una lista civica, ha riempito il palazzetto dello sport della sua città con sindaci e amministratori del centro e del centrodestra.
Pentiti o con un piede mezzo fuori.
«Raffaella Paita è la migliore presidente della Regione possibile», hanno detto davanti a lei, renziana, assessore regionale uscente, che con l’europarlamentare Sergio Cofferati è in corsa alle primarie.
Sono i due principali contendenti.
Il terzo è Massimiliano Tovo, giovane ex Udc.
Il conto alla rovescia segna ormai meno quattro al voto e al momento tutte le strade che portano al voto sono intasate.
La destra, quella del Nuovo centrodestra e quella degli ex Pdl delusi da Berlusconi, il centro che fino a ieri era di Fi e adesso con le liste civiche ancora governa tanti Comuni liguri, gli ex Scelta Civica che in Liguria poi è uno, il senatore Rossi, sono le armate alle porte delle primarie.
Chi organizza assemblee e incontri a sostegno di Paita, chi compra pubblicità per far votare Sergio Cofferati.
Il problema è se le armate del centro e della destra resteranno fuori o potranno essere della partita.
Il comitato dei garanti della coalizione per le primarie è sommerso dai ricorsi delle due parti in campo che si accusano di reciproche scorrettezze
Cofferati, ad esempio, ha chiesto che sia il Pd a dire se Ncd sarà nell’alleanza e lo vuole sapere adesso.
«Io non ci sto ad una coalizione con il Nuovo centrodestra. Loro lo sanno e votano l’altro candidato per condizionare l’alleanza e così inquinano le primarie », dice.
Va nelle sale e nelle piazze a spiegare che per Paita, renziana, si è schierato Alessio Saso, capogruppo Ncd in Regione, che tra l’altro ha ricevuto due avvisi di garanzia, uno per l’inchiesta sulle cosiddette “spese pazze” del consiglio regionale l’altro per una ipotesi di voto di scambio.
«Il Nuovo Centrodestra – replica Paita – fa parte del governo Renzi».
Ieri a darle manforte a Genova è arrivato il ministro della Difesa Roberta Pinotti: «Bisogna stemperare questo clima di veleni – ha detto il ministro – In fondo con Ncd noi stiamo al governo. Poi Ncd sta ancora decidendo la sua collocazione politica ma non trovo scandaloso che si pensi al Nuovo centrodestra per la coalizione, naturalmente sulla base di scelte programmatiche e con un Pd asse centrale».
Se Cofferati e i suoi hanno messo nel mirino il caso di Ncd, dalla parte di Paita puntano il dito sugli spot che il senatore Rossi sta pagando per sostenere Cofferati.
«Non è nel centrosinistra, anzi, si è dimesso da Scelta Civica e in parlamento ogni giorno vota contro il governo Renzi», dice Claudio Burlando, Pd, presidente della Regione uscente che è il principale sponsor della candidatura di Paita.
«Ncd non è nella coalizione di centrosinistra, a Roma il governo è nato per fare le riforme», replica il segretario del Pd ligure, Giovanni Lunardon che è schierato con Cofferati.
Ava Zunino
(da “La Repubblica”)
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