L’ITALIA DEL PAGHERO’: TRA TASSE E MULTE NON PAGATE, IL FISCO ASPETTA DI INCASSARE 33 MILIARDI DAI PIANI DI RATEIZZAZIONE
CI SONO 1.267,6 MILIARDI DI EURO DI CARTELLE NON RISCOSSE (MA QUELLE “AGGREDIBILI” PORTEREBBERO “SOLO” 100 MILIARDI)
Per tasse e multe non pagate il Fisco punta sulle rateizzazioni per convincere i contribuenti a versare e allo stesso tempo non perdere troppo gettito con la strategia delle definizioni agevolate (più conosciute come rottamazioni).
Definizioni da cui sono arrivati incassi per 7,2 miliardi nel 2023 e 4,6 nel 2024 ma dovendo comunque rinunciare a sanzioni, interessi e aggio che alla fine dei conti fanno perdere allo Stato oltre un miliardo di euro.
Le rateizzazioni, anche lunghe dunque, come leva per agevolare i contribuenti nel chiudere i debiti con l’Erario e gli altri enti che si affidano all’agente pubblico della riscossione.
Uno strumento che negli anni è sempre più utilizzato: il carico di cartelle a rate a fine novembre, infatti, ammontava a 33,3 miliardi di euro, frutto di piani di rientro concessi nel tempo e su cui l’agente pubblico della riscossione (prima Equitalia e ora agenzia delle Entrate della Riscossione) ha costruito una vera e propria certezza negli anni in un mare magnum di crediti difficilmente recuperabili.
I tassi di riscossione tramite i piani di rateazione sono cresciuti nel 2024 rispetto al calo che si era verificato nel 2023 e nel 2022. I dati contenuti nella relazione con cui Ernesto Maria Ruffini si è congedato dalla guida di Entrate ed Entrate Riscossione testimoniano, infatti, che al 30 novembre scorso sui 9,7 miliardi incassati attraverso ruoli e cartelle ben 4,3 miliardi arrivano attraverso i pagamenti scaglionati nel tempo.
Naturalmente i 33,3 miliardi ancora da incassare potrebbero rappresentare una goccia (tradotto in cifre appena il 2,6%) sui 1.267,6 che affollano il magazzino della riscossione.
(da agenzie)
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