LO STATO FA SPENDERE 10 MILIONI DI EURO PER I MESTIERI INUTILI
SI TRATTA DELL’INDOTTO DELLA BUROCRAZIA, IMPOSTO DALLO STATO… ABBIAMO DECINE DI MIGLIAIA DI ROVISTATORI, RUMOROLOGI, AMIANTOLOGI, LUCIOLOGI, PRIVACYLOGI… AZIENDE E CONTRIBUENTI PAGANO
Confedilizia, che ha redatto uno studio su questo fenomeno, lo chiama “buroindotto”, cioè l’indotto della burocrazia.
Un insieme di attività , di impegni, di lavoro appunto, che deriva non da oggettive esigenze di mercato, da richiesta dei consumatori, da necessità della collettività , bensì da imposizioni burocratiche.
Spesso le motivazioni che stanno alla base del buroindotto sono nobili: salute, sicurezza sociale, igiene, miglioramento del lavoro o, addirittura, discendono da norme europee che il governo italiano non può far altro che adottare. Ma il risultato è spesso un costosissimo sotto-mercato di esperti improvvisati.
Vediamo nel concreto. L’inquinamento acustico esiste da sempre ed è un bel problema.
Non tutti sanno che è stato necessario istituire un albo di “rumorologi”, esperti di rumore, che collaborano con le amministrazioni locali per redigere piani cartacei contro il rumore.
Pensate a 3-4 luminari? No, si tratta di circa 50mila persone in tutta Italia. Ascoltano il rumore, lo misurano, redigono piani per tenerlo sotto controllo.
Stessa operazione per la figura dell’amiantologo: la sostanza è dannosa e potenzialmente cancerogena, quindi si dedicano al censimento dei luoghi ritenuti bisognosi di bonifica e redigono piani anche loro.
La morale è sempre la stessa: fatta la legge, il regolamento, inventato il nuovo lavoro.
Se il Comune di Milano, ad es., decide giustamente che tutti devono fare la raccolta differenziata ed è obbligatorio gettare i rifiuti dentro sacchetti di colore diverso, servirà qualcuno che controlli che i cittadini non imbroglino.
Ecco che dal nulla nasce la figura del “rovistatore”, ovvero del “controllore dei rifiuti”. Non bastavano evidentemente i vigili, serve qualcuno che li avvisi se il rifiuto da riciclare è nel sacchetto sbagliato.
Altro caso denunciato da Confedilizia è quello del libretto casa. La proposta, poi abortita, era contenuta in una leggina che rendeva obbligatorio un documento che attestasse che impianti e strutture di un edificio fossero perfettamente a norma.
A volere il libretto erano i beneficiari del provvedimento, ovvero i professionisti e le organizzazioni pronti a vendere il servizio ai proprietari di casa.
Il libretto rischiava di costare oltre 550 euro a famiglia, arricchendo soltanto geometri e periti edili. C’e’ poi la figura dell’esperto in riservatezza, figura professionale appena nata.
Ciascuna azienda deve rispettare norme più stringenti nell’utilizzo dei dati di dipendenti e clienti. E chi insegna alle aziende più piccole che non hanno al loro interno professionalità di questo tipo? Semplice: consulenti, imprese e privati esperti della legge, che spiegano agli uffici come trattare i dati e conservarli: un bel business.
L’Europa, quanto a burocrazia, batte tutti. Per preparare le riunioni del consiglio della UE, esistono ben 173 gruppi diversi: 17 per gli affari generali, 37 per le relazioni esterne, la sicurezza e la difesa. Anche loro pieni di esperti pagati dal contribuente ovviamente.
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