L’OPPOSIZIONE BISOGNA SAPERLA FARE: NON SI RIENTRA IN AULA PER FARSI PRENDERE PER I FONDELLI
E’ BASTATO UN APPELLO DI GRASSO PER FAR RIENTRARE SEL E CINQUESTELLE: ORA GLI GETTERANNO DUE BRICIOLE PER SFAMARSI E LA FARSA SARA’ FINITA
Ora che il campo è libero dal macigno più grosso, vale a dire la battaglia delle opposizioni sull’elezione diretta dei senatori, il governo tira davvero un sospiro di sollievo.
Tanto che decide di aprire alla mediazione con i dissidenti Pd, quelli di Forza Italia, M5s, Sel, Lega.
Il campo è libero perchè in mattinata l’aula di Palazzo Madama ha bocciato l’ultimo emendamento che riguardava l’elezione diretta per il nuovo Senato, proposto dal dissidente Dem Vannino Chiti.
E’ a quel punto che Matteo Renzi sente Maria Elena Boschi, presente in aula al Senato, nonchè il senatore renziano Andrea Marcucci e il capogruppo Luigi Zanda.
E’ in questo breve scambio che si decide per la mediazione con le opposizioni: “Per svelenire il clima”, dicono dai vertici Pd.
La Boschi prende la parola in aula per annunciare la proposta di mediazione: “Ritengo che potrebbe essere valutata dalla presidenza l’ipotesi di riprendere i lavori dell’aula alle 16 per consentire al governo e ai relatori di affrontare nel merito alcune questioni che restano sul tavolo con l’impegno di tutti di riprenderli con serenità , mantenendo per ora il calendario già deciso e valutando nei prossimi giorni come affrontare gli impegni che ci attendono – dice il ministro – C’è la disponibilità del governo al dialogo e al confronto su alcuni temi aperti ”
Ovvero il governo ha incassato la vittoria più centrale: l’elezione indiretta dei senatori della nuova assemblea di Palazzo Madama. Era lo scoglio più alto, il tema che ha tenuto banco per mesi nello scontro continuo tra maggioranza e opposizione, dilaniando pure gli stessi Pd e Forza Italia.
Portata a casa la vittoria, Renzi apre sui temi che erano già stati al centro dei contatti con le opposizioni nei giorni scorsi. Praticamente si riparte dal Lodo Chiti, la proposta di mediazione naufragata all’inizio della settimana per l’indisponibilità di Sel di ritirare i suoi emendamenti.
Bazzeccole: la riduzione delle firme necessarie per chiedere il referendum costituzionale, la riduzione delle firme necessarie per presentare leggi di iniziativa popolare, l’allargamento della platea di elezione del presidente della Repubblica.
Dall’esito di questa mediazione dipende il prosieguo dei lavori al Senato. Nel Pd puntano a finire l’esame dell’articolo 2 del ddl Boschi magari entro domani, per mettere al sicuro la spina dorsale della legge, vale a dire i primi due articoli.
E se così sarà , fanno sapere ufficiosamente, magari domenica si potrà fare una pausa, per riprendere lunedì con l’esame dei decreti sulle carceri e sulla pubblica amministrazione.
Dove ha sbagliato l’opposizione?
Partiamo da una domanda di fondo: questa legge era o no viziata da una profonda illeggittimità ?
Se sì, bisognava, come minimo, impedire che venisse approvata nei tempi voluti dal magliaro.
Se è vero che la conventicola ha posto in essere abusi evidenti, occorrevano riposte adeguate.
Quando Grasso ha minacciato di far intervenire la polizia (poi correggendosi) ha di fatto esposto un nervo scoperto: solo con le minacce i compagni di merende sarebbero venuti a capo della questione.
Proprio nel momento in cui molti autorevoli compagni di viaggio di Renzi lo stanno abbandonando (dal Corriere della Sera a imprenditori come Della Valle) occorreva la spallata.
Un qualcosa che facesse capire a una opinione pubblica distratta che è in gioco, con un premier arrogante e ignorante in qualsiasi materia, la nostra democrazia.
E Renzi non può permettersi in questo momento una immagine internazionale da dittatore nordkoreano.
Lì doveva scattare la trappola: impedire il perpetrarsi di una legge truffa, frutto dell’accordo tra un Spregiudicato e un Pregiudicato.
Una opposizione di 90 senatori che non sia solo parolaia non può farsi condizionare da uno Zanda che impedisce persino il voto segreto sulla riforma della Costituzione.
Grasso avrebbe fatto intervenire i commessi?
Bene, non esistono commessi che abbiano voglia di referti medici per difendere Renzi.
Grasso avrebbe allora fatto intervenire la polizia?
Bene: ve l’immaginate la figura di merda internazionale di un governo europeo che chiama la polizia, con relativi scontri in Aula, per impedire all’opposizione di svolgere il proprio ruolo, in base al regolamento vigente, violato dalla maggioranza?
Secondo voi Renzi può permettersi una scena del genere che sarebbe stata veicolata dai media fino al più sperduto Paese africano?
Per lui sarebbe stata la morte civile.
Quando il gioco si fa duro, cara opposizione, bisogna essere all’altezza del momento e capire le carte che ha in mano l’avversario.
Non bastano le firme, ci vogliono cervello e palle.
E soprattutto non temere di perdere la poltrona.
Leave a Reply