MA DI MAIO LO SA COSA E’ IL VHF? O NON E’ MAI ANDATO PER MARE, O E’ UN IGNORANTE O E’ IN MALAFEDE
SE ARRIVA UNA RICHIESTA DI SOCCORSO VIA VHF C’E’ L’OBBLIGO DI INTERVENIRE… O DOVREMMO DIRE: “I CATTIVI SCAFISTI CI HANNO AVVISATO E ALLORA LASCIAMOLI MORIRE IN MARE”?
Tutti gli italiani velisti, marinai con imbarcazioni a motore, con patente nautica o che hanno semplicemente fatto una settimana di crociera-vacanza in vita loro, devono essere allibiti, meravigliati, scioccati come lo sono io, davanti a questa incredibile polemica sui taxi delle Ong che trasporterebbero i migranti, innescata dall’ineffabile Di Maio
Chi è mai stato in mare ha ben presente che tutte le imbarcazioni che vanno oltre le sei miglia dalla costa sono per obbligo dotate di un oggetto chiamato Vhf.
Il Vhf marino o Vhf nautico è un ricetrasmettitore, che può essere fisso o portatile, destinato al traffico marittimo sulle frequenze tra 156 e 164 megahertz.
Nella sostanza, funziona così: c’è un canale, il canale 16, sul quale non si può rimanere a lungo a parlare, ma si usa per le emergenze, oppure per chiedere a un’altra imbarcazione, con la quale si vuole comunicare di spostarsi a parlare su un altro canale.
Funziona così: io vedo una barca blu all’orizzonte, mi chiedo se sia il mio amico Checco, pescatore del mio paesello. Allora mando un messaggio sul canale 16 e chiedo. “Attenzione attenzione, imbarcazione blu che ti trovi a tale latitudine e tale longitudine, voglio comunicare con te, per favore spostati a parlare sul tal canale”. L’imbarcazione mi sente, e se vuol parlare con me si sposta dal canale 16 al canale su cui propongo di chiacchierare.
Così il mare è pieno di chiacchiericcio sul Vhf, gente che naviga in flottiglia che si mette d’accordo su dove fare ancoraggio la notte, su chi sbarca a fare cambusa per tutti a terra, consigli su come riparare una qualche manovra o parte del motore che crea problemi, che “cazzeggiare” e dice barzellette.
Allora immaginatevi il canale di Sicilia e le acque tra la Libia e l’Italia.
Il trafficante che parte dalla Libia ha tutto l’interesse a far raccogliere i poveracci che trasporta, perchè se muoiono in mare come facevano in massa qualche anno fa e come ancora oggi fanno quando qualcosa va male, il suo business non prospera.
Se sono, non dico furbi, ma semplicemente normodotati, vanno nei pressi di una barca delle Ong.
La chiamano sul Vhf. Gli dicono, presumo in inglese o francese, ma forse anche in bell’italiano: “Cari belli, noi stiamo per mollare un gommone di sei metri con 60 persone a bordo a tale latitudine e longitudine. Poi fate voi”.
Voi siete una Ong che ha deciso che non era tollerabile, dal punto di vista della semplice umanità , che morissero centinaia di persone davanti a Lampedusa, che bambini come Aylan Kurdi venissero sbattuti cadaveri sulla spiaggia, che di migliaia di esseri umani dispersi in mare si cancellasse per sempre la traccia, senza che i loro cari mai più ne sapessero niente: leggetevi, se volete capire, il dolore immenso di questa migrazione, “I fantasmi di Portopalo”.
Per questo avete raccolto fondi e avete armato una barca. Ora cosa dovete fare?
Cosa dovete fare quando vi arriva l’annuncio sul Vhf? Dovete dire “Oh no! Questi non li salviamo perchè i cattivi scafisti ci hanno avvisato, e staremmo facendo il loro gioco, lasciamoli morire in mare”?
Non avete altra scelta che andarli a prendere, o lasciarli morire. E se foste un’imbarcazione della marina militare sarebbe lo stesso.
E allora di cosa stiamo parlando?
Di Maio e chiunque parli di taxi delle Ong, o è ignorante come una capra e non è mai stato in mare, oppure sta inventando l’acqua calda. Sta denunciando l’ovvio.
Sta ciurlando nel manico. Sta usando artifici di parole per fare sdegnare contro le Ong chi è così ignorante che immagina che i muri esistano tra gli esseri umani.
Ma gli esseri umani parlano, comunicano, scambiano. È ovvio che in venti anni di questo andazzo nel Mediterraneo la cosa non possa funzionare che così. E non ci sono alternative, altra che farli morire. Anzi, no, sbagliato. C’è una alternativa semplice e chiara perchè tutto questo finisca, in un attimo.
A voi, italiani, vi darebbe fastidio che vi dicessero che in America, o in Tunisia, o in Svezia, non ci potete andare. Non vi danno il passaporto, non vi danno il visto, non vi permettono di comprare un biglietto di aereo o di nave, è proibito.
Siete prigionieri nel vostro paese. L’unica alternativa che avete è affidarvi ai trafficanti, fuori dalla legge, gente che vi può sequestrare o torturare, e vi impone a prezzi molto più alti di quelli che si avrebbero se si potessero usare le normali agenzie di viaggio, e fa profitti molto più gradi del normale, come li fanno i mercanti di droga e di tutte le merci proibite.
Così è per i migranti.
Noi abbiamo creato gli scafisti, noi gli permettiamo di torturare i migranti, lo abbiamo fatto negando ai migranti la libertà di muoversi.
E non serve assolutamente a niente, perchè fino a quando c’è lavoro per loro qua da noi e c’è miseria da loro, continueranno a venire, come fanno da venti anni.
Rimuovete i divieti, date il permesso di muoversi liberamente e legalmente, con il passaporto, con il visto, con l’agenzia di viaggi.
Avrete tagliato l’erba sotto i piedi agli scafisti, la gente viaggerebbe sicura in classe economica, andrebbe liberamente dove deve.
E non abbiate paura: non verranno tutti qua. Non appena il mercato del lavoro si sarà saturato delle abilità che i migranti hanno da offrire, smetteranno di venire.
Avete notato come non vengono quasi più i polacchi, o gli albanesi, rispetto venti anni fa?
Non succederà nulla di diverso da quello che già succede, salvo far finire il business degli scafisti e le morti in mare.
Come la gente non smette di drogarsi perchè è reato, non ha smesso di bere alcol nel proibizionismo, impedirglielo non serve a nulla. Lasciamoli venire.
È la soluzione da adottare non perchè lo dice il Papa e vogliamo essere buoni e buonisti, ma perchè abbiamo capito come funziona il mondo.
La libertà è necessaria perchè è la miglior soluzione pratica che ci indica da un paio di secoli la filosofia occidentale, non solo perchè ci pare bella.
Non abbiate paura. Lasciamoli venire. E non dovremo più pagargli il taxi.
Elisabetta Addis
Economista
(da “Huffingtonpost”)
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