MACERATA E’ SOLO L’INIZIO, FATEVENE UNA RAGIONE
QUANDO UNO STATO NON PERSEGUE I RAZZISTI CHE MINANO LA CONVIVENZA CIVILE, QUANDO LA SINISTRA RINNEGA SE STESSA, QUANDO LA DESTRA MIGLIORE RINUNCIA A ISOLARE LA FOGNA, E’ INEVITABILE CHE QUALCUNO COMINCERA’ A SPARARE AL SUO POSTO… E CHI HA SCATENATO L’ODIO NON VIVRA’ GIORNI TRANQUILLI
Sono emblematici, nel tragico giorno dei fatti di Macerata, tre atteggiamenti sintetizzabili in altrettanti interventi distinti.
Il primo è quello di chi, come Grasso e Saviano, identifica in Salvini e nei suoi accoliti “il mandante morale” che ha armato la mano di Luca Traini.
Il secondo è di coloro che sui social inneggiano al delinquente dal cervello rasato al grido di “Bravo giustiziere, sei un patriota” e “dovevi prendere meglio la mira”-
Il terzo è quello di chi “invita alla calma” (Renzi) o riduce il tutto a un “problema di sicurezza (Berlusconi e Meloni) o sta zitto perchè non sa cosa dire per non perdere un voto (Di Maio)
Sono tre Italia, inutile nascondersi dietro un dito.
Poi c’e’ il pretesto della tragica morte di una ragazza che può essere stata non uccisa ma essere semplicemente morta per overdose (solo i medici legali potranno nei prossimi giorni dirci la verità ), fermo restando l’orrendo scempio del suo cadavere.
La responsabilità penale è notoriamente personale, questo vale per il ragazzo nigeriano di Macerata sotto accusa, come vale per Bossetti condannato in due gradi di giudizio.
Sostenere tesi diverse vorrebbe dire che è lecito sparare a tutti i nigeriani o a tutti i bergamaschi per farsi giustizia.
Poi esiste chi istiga all’odio ed esulta per i tentati omicidi su base razziale: per questi la legge prevede pene irrisorie e quindi possono continuare a scherzare col fuoco, anche se ancora per poco.
Ma i responsabili vanno cercati nelle Istituzioni, in primis in quella sinistra che ha chiuso gli occhi per anni, mentre l’istigazione all’odio montava.
Ha ragione Grasso, ma cosa ha fatto la sinistra per assicurare il rispetto della legge Mancino in questi anni?
Cosa ha fatto Renzi, oltre che barcamenarsi?
Chi governa deve assumersi responsabilità , anche scomode.
Chi rappresenta lo Stato, vale per forze dell’ordine e magistratura, deve perseguire i reati, non minimizzarli o chiudere gli occhi.
Soprattutto di fronte a una scientifica e programmata propaganda all’odio che mina le fondamenta del vivere civile, ha il dovere di intervenire con le leggi vigenti e persino con leggi speciali, se necessarie.
Non c’entra una mazza l’antifascismo, ci sono tanti “fascisti” che non sono mai stati razzisti, ci sono tanti elettori di destra sociale o liberale, laici o cattolici, tradizionalisti o modernisti, che non sono razzisti, fatevene una ragione.
Come esistono invece tanti razzisti elettori di sinistra.
Quei quattro cialtroni che fanno i fasci da avanspettacolo per qualche poltrona a pagamento non hanno avuto seguito per anni (vogliamo andare a vedere le percentuali che raccoglievano?) fino a quando qualcuno non ha aperto loro le porte dei media, delle Tv commerciali e di Stato, per costruire teatrini di provincia con quattro borghesi di merda che hanno paura che gli frughino nel materasso di casa dove nascondono alla Guardia di Finanza le banconote frutto della loro evasione fiscale.
Gli avessero aperto altre porte, quelle di San Vittore, a tempo debito, non esisterebbero, se non per il numero di matricola durante l’ora d’aria.
Macerata è solo l’inizio, i cattivi maestri hanno prodotto i frutti maturati negli anni grazie alla indifferenza e alla sottovalutazione dello Stato.
Luca Traini non è uno psicopatico, è uno sfigato che qualcuno ha “pompato” perchè diventasse braccio armato di qualcosa più grande di lui, un poveretto che pensa così di sentirsi importante, che fa il saluto romano come una macchietta del Bagaglino, uno che riesce a farsi persino cacciare dalla palestra “per troppi saluti romani”.
E naturalmente trova un ex comunista padano che lo candida a Corridonia.
Macerata è solo l’inizio, perchè sparare nel mucchio è facile per tutti, non solo per una parte.
Gli anni di piombo, per chi li ha vissuti, insegnano: odio chiama odio.
E neanche chi l’ha scatenato vivrà più giorni tranquilli perchè ognuno “ripristinerà ” la legalità secondo il proprio sentire.
E’ quello che accade quando lo Stato non c’è , avendo abdicato al proprio ruolo.
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