MANCATA ZONA ROSSA ALZANO: DOPO FONTANA E GALLERA, IL PM DI BERGAMO SENTIRA’ GIUSTAMENTE ANCHE CONTE, LAMORGESE E SPERANZA COME PERSONE INFORMATE SUI FATTI
SALVINI EMETTE GIA’ LA SENTENZA: “CHI SBAGLIA DEVE PAGARE” DIMENTICANDO CHE NON C’E’ ALCUN PROCESSO E CHE I TRE ESPONENTI DEL GOVERNO SONO TESTIMONI COME GALLERA E FONTANA… CI AUGURIAMO CHE LA PROCURA NON ESPRIMA PARERI A RADIO PADANIA DOPO L’AUDIZIONE
I pm di Bergamo sentiranno, come persone informate sui fatti, il premier Giuseppe Conte e i ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamorgese. Secondo quanto si apprende l’audizione, che potrebbe essere anche fatta a Roma, verterà sulla mancata istituzione della zona rossa nei comuni di Nembro e Alzano Lombardo.
Un altro passaggio nelle indagini sulla mancata decisione nei primi giorni di marzo di isolare i due comuni della Bergamasca dove era stato individuato il secondo importante focolaio di coronavirus in Lombardia, dopo che a fine maggio sono stati ascoltati il governatore della Lombardia Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Entrambi, convocati come persone informate sui fatti.
Non c’è un processo, non ci sono capi di imputazione, non c’è un calendario delle udienze. Ma Matteo Salvini ha già emesso la sua sentenza dopo la notizia della convocazione — come persone informate sui fatti — da parte della Procura di Bergamo nei confronti di Giuseppe Conte, Luciana Lamorgese e Roberto Speranza per il caso dei ritardi nell’istituzione delle zone rosse ad Alzano e Nembro, i due comuni del Bergamasco fortemente colpiti dal Coronavirus all’inizio dell’emergenza.
Il giudice Salvini, nonostante si stia parlando di udienze di rappresentanti delle istituzioni come persone informate sui fatti (senza alcun capo di imputazione, visto che si è solamente in fase di indagini preliminari), ha già deciso che «chi sbaglia deve pagare».
In realtà , però, i pm hanno convocato il Presidente del Consiglio, il ministro della Salute e quello dell’Interno perchè citati dal governatore lombardo Attilio Fontana e dall’assessore al Welfare e alla Salute della Regione Lombardia Giulio Gallera (e seguendo la logica salviniana dovrebbero essere anche loro già ritenuti colpevoli di un reato che ancora non è stato contestato).
«Giustizia è fatta», scrive Salvini. Come detto, però, Conte, Lamorgese e Speranza non sono accusati di nulla. Come non lo erano Giulio Gallera e Attilio Fontana. L’indagine sui ritardi nell’istituzione delle zone rosse ad Alzano e Nembro è ancora alle fasi iniziali e, come sempre, vengono chiamati in causa — a riferire, non a difendersi da qualche contestazione — tutti gli attori protagonisti di questa vicenda.
Dopo che i pm di Bergamo ascolteranno il Presidente del Consiglio e i due ministri, forse sarà avviato un processo per stabilire le responsabilità .
Insomma, oggi Salvini si è travestito da giudice con la toga, senza conoscere i passi di un’inchiesta della Procura. Fino a che non c’è alcun rinvio a giudizio, infatti, nessuno è imputato.
(da agenzie)
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