MARONI DISTRIBUISCE LA MAGGIOR PARTE DEI SOLDI PER LA SICUREZZA SOLO AI COMUNI LEGHISTI
GENOVA E’ LA SECONDA CITTA’ D’ITALIA PER RAPINE, SCIPPI E FURTI, MA DEI 100 MILIONI STANZIATI DAL GOVERNO NON HA VISTO UN EURO….IN COMPENSO SONO STATI ELARGITI 330.000 EURO A SAN CIPRIANO PER LA PISTA CICLABILE, 360.000 A CHIARI PER UN AEREO DI PERLUSTRAZIONE E 2,8 MILIONI A CANTU’ PER I VIGILI URBANI
Certo che al peggio non c’è mai rimedio: il Governo ha stanziato 100 milioni di euro per finanziare i progetti di sicurezza urbana presentati dai Comuni.
Gestiti dal Ministero degli Interni, si chiama esattamente “Fondo per la sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico”: sono soldi che il Ministero ha tolto alla polizia per darli direttamente alle città .
Prevedevano bandi su temi precisi: eliminazione e riqualificazione dei campi nomadi, videosorveglianza, sale operative, strutture per immigrati clandestini e altro.
Il denaro (100 milioni di euro) doveva essere erogato in base a due criteri: popolazione e indice di criminalità sul territorio.
Era chiaro che doveva servire alle emergenze e alle città più a rischio.
Genova aveva presentato ad esempio due progetti, un sistema di videosorveglianza nel quartiere a rischio di Sampierdarena e un altro per il riordino della polizia municipale in centro, con la possibilità di risparmiare così 43.000 euro di affitti per reinvestirli in sicurezza e avere 15 agenti per turno in più sulle strade.
Altro piccolo particolare: due giorni fa sul “Sole24ore” esce la statistica sulla qualità della vita nelle varie città .
Genova risulta al penultimo posto (ovvero 106°, dietro solo a Torino) per quanto riguarda la graduatoria dell’ordine pubblico.
Massimo tasso di rapine, scippi e furti, adirittura peggio di Napoli ( 72°).
Napoli risulta avere 120 furti in casa ogni 100.000 abitanti, Genova 277 .
Ma che succede al momento della spartizione del fondo?
Quello che molti a Genova hanno definito “Uno schiaffo alla città , una vergogna” , ovvero non si vede un euro.
Ma dove sono finiti i quattrini?
In massima parte a Comuni leghisti o amministrati dal centrodestra, chi non ha la “fortuna” di essere amministrato da loro (anche se li vota) può rimanere nella bratta, ecco la morale.
A parte 27 milioni a Milano e 18 a Roma, ecco un pullulare di piccoli comuni che beccano cifre allucinanti per progetti da ridere.
A Chiari, ad es, comune di 17.000 abitanti, pensate che vengono destinati 360.000 euro per l’acquisto di un velivolo ultraleggero per controllare il territorio: che ci sarà da controllare a Chiari dall’alto non è dato sapere.
A San Cipriano ecco elargiti (per 417 abitanti) ben 300.000 mila euro per una pista ciclabile.
A Pula (Sardegna) per 6.500 abitanti ecco pronti 850.000 per la video sorveglianza (che mettano una telecamera ogni 10 metri?).
A Cantù per 35.000 abitanti arrivano ben 2,8 milioni di euro per potenziare la sede della polizia municipale.
A Monastero di Vasco (Cuneo) i 1.200 abitanti hanno ricevuto 300.000 euro per rifare la segnaletica stradale.
E per città come Genova, ma molte altre ancora, ovvio, dove la criminalità è in aumento, non il becco di un euro.
E la sinistra ha buon gioco ora a dire: “Che nessuno a Genova nel centrodestra venga a sostenere che il principale problema è la sicurezza, visto che per il ministro non è così”.
Peccato che i dati diano torto (come al solito) a Maroni, ma le marchette leghiste a favore dei comuni in mano loro continuano.
Se ne fottono di dove ci sono veramente esigenze e tassi elevati di rapine, l’importante è foraggiare i sindaci amici.
Un altro esempio della Padagna del magna magna.
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