MARTA GRANDE SULLE ORME DI GIANNINO: LA CINQUESTELLE LA LAUREA CITATA SUL CURRICULUM NON L’HA CONSEGUITA
SUL SITO DEL M5S LA ATTACCANO: “HA SPACCIATO UN CORSO COME UNA LAUREA, ORA CHIARISCA”
La deputata del Movimento 5 Stelle Marta Grande è in possesso di una laurea in Alabama
e ha frequentato un corso in Cina, però i titoli non sono riconosciuti in Italia, tanto da non comparire sul curriculum di Montecitorio.
A riportarlo Enrico Paoli su “Libero”, che parte dal curriculum presentato sul sito del Movimento:
“Sono nata a Civitavecchia dove ho conseguito il diploma scientifico; mi laureo nel 2009 in lingue e commercio internazionale presso l’Università dell’Alabama in Huntsville. Successivamente, tornata in Italia, conseguo un Master in Studi Europei. Attualmente mi sto laureando in Relazioni Internazionali presso l’Università di Roma Tre. Nell’estate 2012 seguo un corso in relazioni internazionali alla Peking University in Cina, in particolare sulla transizione di potere a livello internazionale, il declino occidentale e le nuove relazioni internazionali del ventunesimo secolo”.
Cercando su Wikipedia, Paoli scopre che i titoli sono “bachelor”, ovvero diplomi biennali che in Italia non equivalgono a una laurea.
Alle 13.43 di ieri la pagina riporta tra i titoli di studio la «Laurea in lingue e commercio internazionale».
Nella nota biografica, però, si specifica che si tratta di un «Bachelor of Art».
Paoli dice di aver parlato direttamente con Marta Grande, che ha confermato la laurea, salvo tornare su Wikipedia e trovare un aggiornamente alle 14.59 in cui la laurea è sparita e tra i titoli di studio compare solo il «Bachelor of Arts in Foreign Languages and International Trade».
Nelle note si legge: «Dal 2007 al 2009, a Huntsville negli Stati Uniti d’America, ha frequentato il Corso Flit — Foreign Languages and International Trade (Corso di Lingue straniere e commercio internazionale)» e nel nel 2009 consegue il relativo «Bachelor of Arts, diploma universitario». Attualmente, dal 2010, sta frequentando il corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali all’Università degli Studi Roma Tre.
Sul caso delle sue lauree e del loro valore legale si è scatenato un putiferio.
Così la grillina attacca i “pennivendoli” .
Aver cercato di fare chiarezza sui suoi titoli, come è stato con Oscar Giannino prima e Guido Crosetto per la grillina è un reato di lesa maestà .
MA il quadro non è limpido.
Già , perchè nel curriculum – prontamente modificato – Marta Grande definiva “laurea” un titolo di studio che in Italia non viene considerato tale.
E questo è un fatto, a prescindere dalle eventuali “lacune” del sistema di riconoscimento di titoli accademici in Italia.
La grillina Marta Grande, sui suoi titoli accademici, ha precisato: “”In nessun luogo ricordo di aver discusso in merito alla validità o meno della mia laurea conseguita in USA, di quanto o come questa possa avere una validità legale nel nostro paese”.
Allora perchè sul suo curriculum definiva “laurea” quel titolo?
E ancora: Ho conseguito una laurea Bechelor of Art in Alabama, cui si accede dopo aver superato un esame dopo le scuole superiori. Un documento del consolato di Miami attesta a chiare lettere che il titolo ha valenza, cosa del resto ovvia, sul territorio statunitense ed offre la possibilità di continuare gli studi iscrivendosi ad un master di primo livello”.
E su quello italiano, chiediamo noi?
Quindi Marta Grande continua nella sua tirata: “Altra cosa è il corso che quest’estate ho seguito a Pechino, sempre in studi internazionali. Attualmente sono iscritta al corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso l’università degli studi Roma Tre, per il conseguimento della quale – precisa – devo solamente discutere la tesi, cosa che per la verità avevo preventivato di fare poche settimane prima della mia elezione alla Camera e che per ragionevoli motivi ho dovuto posticipare, mi auguro solo di qualche mese”.
Insomma, ne deduciamo, la laurea non ce l’ha.
Per inciso sul sito www.movimento5stelle.it è in corso una discussione proprio sui suoi titoli di studio. E i toni sono tutt’altro che assolutori.
C’è chi chiede spiegazioni, chi scrive che “la cosa grave non è che abbia fatto un corso di 63 ore negli states, ma che abbia tentato di spacciarlo come una laurea come si legge chiaramente dal cv presente su internet”, chi le ricorda che “più tempo passa, meno sarà credibile l’eventuale giustificazione” e chi punta il dito contro Grillo, o chi per lui, non ha controllato con attenzione i curriculum.
Forse anche quelli sul sito del M5S sono “pennivendoli”…
E come se non bastasse la Grande ha anche parlato dei suoi titoli accademici ai microfoni di Radio24 a La Zanzara.
“Il titolo che ho preso in Alabama non è valido per i concorsi pubblici. Questa situazione si deve dal fatto che gli Stati Uniti non stanno in Schengen e dunque non c’è un riconoscimento automatico, ma questo non significa che non esista”.
“Ma Shengen non c’entra”, fanno osservare i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo: “Sì, certo. I titoli presi nel territorio europeo sono validi nel territorio europeo, per Shenghen. Non c’è un’equipollenza con gli Stati Uniti”, ha risposto la Grande.
Fine della commedia.
Leave a Reply