MEIN KAMPF IN EDICOLA, EBREI ITALIANI: “OPERAZIONE INDECENTE”
L’INIZIATIVA DE “IL GIORNALE” SUSCITA POLEMICHE… PROTESTE DELLA COMUNITA’ EBRAICA E DELL’AMBASCIATA DI ISRAELE: “FATTO SQUALLIDO, LONTANO ANNI LUCE DA QUALSIASI LOGICA DI STUDIO”
Una scelta editoriale che fa discutere e solleva una tempesta di polemiche quella de Il Giornale, che ha scelto di inaugurare una collana di otto volumi dedicata al nazismo, in edicola da domani, con il Mein Kampf di Adolf Hitler.
Il libro pubblicato nel 1925 dal futuro Fuehrer sarà in omaggio, nell’edizione critica curata dallo storico Francesco Perfetti, con la testata diretta da Alessandro Sallusti.
Stupore per una decisione del genere è stato manifestato da fonti dell’ambasciata d’Israele a Roma: “Siamo rimasti sorpresi dalla decisione de Il Giornale di allegare il Mein Kampf al loro quotidiano. Se ce lo avessero chiesto, avremmo consigliato loro di distribuire libri molto più adeguati per studiare e capire la Shoah”.
Immediata la reazione anche del presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, che definisce ‘indecente’ l’iniziativa: “La distribuzione gratuita nelle edicole del Mein Kampf, accompagnato al quotidiano Il Giornale, rappresenta un fatto squallido, lontano anni luce da qualsiasi logica di studio e approfondimento della Shoah e dei diversi fattori che portarono l’umanità intera a sprofondare in un baratro senza fine di odio, morte e violenza”.
E, in una nota, prosegue: “Bisogna dirlo con chiarezza: l’operazione del Giornale è indecente. E bisogna soprattutto che a dirlo sia chi è chiamato a vigilare e a intervenire sul comportamento deontologico dei giornalisti italiani”.
Un “fatto allarmante”: così Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme, ha commentato la decisione del quotidiano: “Che qualcuno abbia pensato di usare il ‘Mein Kampf’ per accrescere le vendite è un fatto senza precedenti. Zuroff ha spiegato che “il fascismo e il razzismo, rifugio degli estremismi, risorgono quando ci sono condizioni economiche non buone. In genere l’avvento del fascismo ha sempre quella radice. A quanto pare – ha spiegato – quel giornale ha fiutato che c’è richiesta, che sia curiosità o identificazione”.
“In Germania – ha ricordato – di recente è stata pubblicata e messa in vendita un’edizione del libro: erano 3 mila pagine. Il testo originale era affiancato da un altro di commento affidato ad un Istituto tedesco molto qualificato in cui si spiegavano i contenuti”.
“Ora una casa editrice di Lipsia – ha aggiunto Zuroff – sta pensando di mettere sul mercato un ‘Mein Kampf’ senza note accademiche, ma non è chiaro se avrà l’autorizzazione legale per farlo”.
L’iniziativa ha un immediato precedente in Germania dove il 31 dicembre 2015 sono scaduti i diritti d’autore del libro e un’edizione critica è stata pubblicata, dall’Istituto di storia contemporanea di Monaco di Baviera.
Nel ’45 dopo la capitolazione tedesca gli Alleati avevano assegnato per competenza al Land della Baviera, che ne vietò la riedizione, la custodia dei diritti del Mein Kampf.
“Squallido”.
Anche il premier Renzi interviene sulla decisione del quotidiano Il Giornale di pubblicare – all’interno di una collana – il Mein Kampf di Adolf Hitler. Una scelta editoriale che il direttore Alessandro Sallusti difende (“vero antidoto alle tossine del nazionalsocialismo”) ma che ha suscitato lo sdegno e la condanna della comunità ebraica italiana, dell’ambasciata di Israele e di buona parte della politica italiana.
(da agenzie)
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