MIGRANTE UCCISO A MALTA “PERCHE’ NERO”: DUE SOLDATI ARRESTATI PER OMICIDIO RAZZIALE
“LI ABBIAMO COLPITI A CASO PERCHE’ ERANO NERI” … IL PREMIER: “CANAGLIE, NON RAPPRESENTANO I VALORI DEL NOSTRO PAESE”… E’ IL FRUTTO DI CHI HA FOMENTATO LA FOGNA RAZZISTA
Malta è sotto shock. Sono due militari gli autori del primo omicidio a sfondo razziale sull’isola che peraltro fa dell’accoglienza una delle sue prime risorse economiche e si fa vanto di essere da 4 anni in testa alla classifica europea per il rispetto dei diritti umani verso la comunità Lgbti.
L’episodio risale al 6 aprile quando tre rifugiati vennero presi di mira a colpi di arma da fuoco da un’ auto in corsa in Triq tal-Gebel, una strada di campagna che collega il centro aperto di raccolta di Hal Far e la località di Birzebbuga, nel sud dell’isola di Malta.
Una striscia di asfalto che i migranti percorrono a piedi per raggiungere negozi e servizi e che già in passato era stato teatro di episodi di intolleranza.
Una delle tre vittime, l’ivoriano Lassana Cisse Soulaymane, 42 anni, fu uccisa sul colpo. Le altre due, un 22enne della Guinea ed un 28enne del Gambia, rimasero ferite. Un raid che a molti ha ricordato i fatti di Macerata. Il 27 aprile migranti e attivisti diedero vita a una manifestazione cui prese parte anche la ex presidente della repubblica maltese Marie Louise Coleiro Preca per chiedere verità e giustizia per l’omicidio.
“Li abbiamo colpiti a caso, perchè erano neri”, avrebbe confessato di uno degli arrestati. Secondo fonti citate dai media maltesi, i due arrestati sarebbero anche collegati al ferimento di un minorenne del Ciad che nel febbraio scorso fu volontariamente travolto da un’auto il cui conducente si dette alla fuga sulla stessa strada.
I due soldati “non rappresentano i valori delle forze armate maltesi”, ha commentato il premier Joseph Muscat, annunciando che “è in corso un’inchiesta interna, condotta con gli altri servizi di sicurezza, per stabilire se sono isolati, canaglie individuali, o facciano parte di qualcosa di più ampio”.
Mentre il presidente della repubblica, George Vella, ha presentato le sue condoglianze alla folta comunità di migranti affermando che “questo atto non riflette i sentimenti del popolo di Malta e Gozo” e invitando ad una profonda riflessione collettiva sul futuro di quella che dovrà inevitabilmente essere una società “multietnica, multiculturale e tollerante”.
(da agenzie)
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