MIGRANTI, ARRIVANO LO STESSO ANCHE CON LE ONG BLOCCATE, A DIMOSTRAZIONE CHE I BLOCCHI SERVONO SOLO A FAR AFFOGARE PIU’ ESSERI UMANI
ORA L’ITALIA CHIEDERA’ LA RIPRESA DEI RICOLLOCAMENTI IN EUROPA… LA TUNISIA STA FRENANDO LE PARTENZE, LA LIBIA CHE FINANZIAMO FA PARTIRE BARCONI CON 400 PERSONE DOPO AVERLE TAGLIEGGIATE
I tunisini provano a fermarli, i libici no. E i grossi pescherecci capaci di ospitare 3-400 persone come i quattro arrivati ieri in meno di 24 ore a Lampedusa non partono certo dalle spiagge come i gommoni, ma dai porti.
Oppure prendono a bordo i migranti a poche miglia dalle coste. Eppure ieri sono passati inosservati, si sono materializzati solo quando erano a poche miglia da Lampedusa o sono stati avvistati e seguiti dall’alto dai droni di Frontex mentre le autorità maltesi li lasciavano procedere senza intervenire verso le acque territoriali italiane. Come ormai accade da anni.
Che sta succedendo in queste ore nel Mediterraneo dove si susseguono naufragi ( l’ultimo stamattina a poche miglia dalla Libia con 5 vittime tra cui un bambino) e partenze multiple?
L’Italia ha urgenza di capirlo e di agire subito se vuole giocare di anticipo ed evitare di essere travolta da un’emergenza che, con l’arrivo dell’estate e la sempre più ingestibile situazione in Africa, rischia di vedere arrivare migliaia di persone al giorno, la cui gestione e accoglienza in questo momento è tutta sulle spalle dell’Italia visto che il nuovo patto europeo per l’asilo e l’immigrazione è rimasto sulla carta e che i ricollocamenti in Europa sono fermi da mesi causa Covid.
Per questo Draghi ha deciso di mettere in piedi una cabina di regia che si occupi a tutto tondo dell’immigrazione e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese torna a spingere con i colleghi europei perchè si riparta da subito almeno con il patto di Malta e il meccanismo di solidarietà volontaria per la redistribuzione in Europa dei migranti che sbarcano nei Paesi costieri.
Nel frattempo la macchina del Viminale e delle prefetture si è messa in moto per gestire al meglio l’accoglienza, alleggerendo la pressione su Lampedusa nel timore di nuovi arrivi.
C’è da gestire anche la complessa e delicata operazione sanitaria di tamponi e isolamento per tutti i migranti sbarcati, alcuni già trasferiti su navi quarantena, altri verranno redistribuiti in strutture apposite da riattivare a terra.
Resta il grande urgente nodo dei soccorsi nel Mediterraneo per evitare che tragedie come i naufragi dei giorni scorsi si ripetano.
In questo momento non ci sono navi umanitarie in mare, le poche rimaste in missione sono bloccate nei porti italiani da fermi amministrativi o quarantene e – come denunciato più volte anche dalle agenzie dell’Onu, Unhcr e Oim – manca un meccanismo di soccorso europeo.
Un punto sul quale oggi interviene il segretario del Pd Enrico Letta che chiede che la missione europea Irini, che ha come missione la lotta ai trafficanti di armi e petrolio, si trasformi in una missione di soccorso.
“Il problema dei migranti è grande e va gestito – dice Letta – Credo che la missione militare Irini, davanti alle coste libiche, deve essere trasformata da missione che si occupa di fermare le armi a missione che consente di gestire il salvataggio in mare”. “L’Europa – aggiunge Letta – deve fare di tutto per far sì che queste regole vengano rispettate, come quelle di ricollocamento e gestione. Sono convinto che Draghi sia la persona giusta perchè a livello europeo ha una credibilità enorme”.
Nei prossimi giorni, Draghi convocherà la cabina di regia con cui intende seguire per tutta l’estate i flussi migratori. Ne faranno parte, insieme al ministro dell’Interno, anche quelli della Difesa, degli esteri, dei Trasporti.
E il 20 maggio, Lamorgese tornerà in Tunisia per stringere patti ancora più incisivi con il governo di Tripoli e scongiurare un’altra estate di sbarchi autonomi. Ieri la Tunisia ne ha fermati quattro, bloccando 215 persone che stavano mettendosi in mare, ma cinque barchini sono riusciti ad arrivare a Lampedusa e su uno di questi erano quasi tutti minorenni: due adulti e 14 ragazzini tra gli 8 e i 14 anni.
(da La Repubblica)
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