MINNITI HA FATTO BINGO: SCONTRI A NAPOLI, LA POLIZIA SPARA LACRIMOGENI, SALVINI CAZZATE ALLE TRUPPE CAMMELLATE
IL MIRACOLO TUTTO IN FAMIGLIA: IL MINISTRO DEGLI INTERNI EX PCI RIESCE A MANGANELLARE ESTREMISTI DI SINISTRA PER REGGERE IL MOCCOLO A UN EX COMUNISTA PADANO… LA FATTURA DEI DANNI MANDATELI AL VIMINALE
Guerriglia urbana a Napoli ma poteva andare peggio.
Un intero quartiere, Fuorigrotta, sotto assedio, con la polizia armata agli incroci stradali e manifestanti incappucciati che tentano ripetuti assalti. Salvini parla all’interno del Palacongessi davanti a 800 simpatizzanti cammellati da fuori regione e nella città la tensione è altissima.
Tutto parte intorno alle 17 con due bombe carta lanciate vicino al commissariato di polizia di Fuorigrotta. Due esplosioni e la situazione precipita velocemente.
Gli agenti in assetto anti-sommossa presidiano l’ingresso di Viale Kennedy e le altre vie laterali che portano alla Mostra d’ Oltremare a Napoli dove è in corso il comizio del leader della Lega Nord.
I manifestanti arrivano e partono i lanci di pietre e petardi contro in cordone di forze dell’ordine. Il corteo viene spinto verso piazzale Tecchio e davanti la stazione dei Campi Flegrei.
La polizia risponde con un fitto lancio di lacrimogeni. Partono anche gli idranti contro i contestatori, che continuano a bersagliare i poliziotti con petardi e bombe carta.
I manifestanti indossano le maschere di pulcinella, rovesciano cassonetti, lanciano molotov. Alcuni sono armati di bastoni, potrebbero essere componenti del tifo ultrà . La polizia cerca di contenerli su più fronti. Intanto l’incitamento a sfondare il cordone arriva anche via megafono ed è un continuo susseguirsi di sassaiole, corse contro le forze dell’ordine e risposte con un idrante nel tentativo di disperdere la folla.
Gli scontri si moltiplicano. Violente frizioni anche in via Giulio Cesare. Terrore tra la gente che cerca rifugio nei palazzi circostanti. I negozianti abbassano le saracinesche.
Un’ora di assalti e cariche. Poi la tregua. Alle 18 sembra tornare la calma.
Le strade rimangono ricoperte di cocci di bottiglie infrante, cassonetti dei rifiuti rovesciati, segnali stradali divelti, immondizia data alle fiamme e pozzanghere d’acqua (laddove sono intervenuti gli idranti) .
La rappresentazione in famiglia è finita.
(da agenzie)
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