MOGHERINI CI SEI O CI FAI? “HA SAPUTO” DELL’ASILO ITALIANO DISTRUTTO A GAZA DA ISRAELE
CON 24 ORE DI RITARDO LA MOGHERINI DICHIARA DI “AVER SAPUTO” CHE LE TRUPPE ISRAELIANE HANNO RASO AL SUOLO SENZA MOTIVO L’ASILO “TERRA DEI BAMBINI”… HA PAURA PERSINO DI COMMENTARE IL GRAVE FATTO, FIGURIAMOCI DI CONVOCARE L’AMBASCIATORE ISRAELIANO… MA LO SA CHE L’ITALIA HA FINANZIATO L’ASILO?… ORA IL GOVERNO DI ISRAELE LO RICOSTRUISCA A SUE SPESE E CI CHIEDA SCUSA: CAPITO MOGHERINI?????????
Ieri sera abbiamo ripreso la grave notizia della distruzione da parte dell’esercito israeliano del centro per l’infanzia “La Terra dei Bambini”, un’oasi di pace a difesa dei diritti dell’infanzia nel villaggio di Um al Nasser, Striscia di Gaza.
La fanteria e i blindati israeliani hanno occupato il villaggio di Um Al Nasser nella notte del 17 luglio, obbligando l’intera comunità a lasciare le case.
Una lunga fila di civili, in prevalenza a piedi, si è diretta sotto un intenso bombardamento verso il campo profughi di Jabalia dove mancano medicinali, cibo, generi di prima necessità e acqua potabile.
Successivamente è stata confermata la notizia che l’esercito israeliano ha raso al suolo “La Terra dei Bambini”, struttura finanziata dalla Cooperazione italiana e visitata lo scorso 17 gennaio dalla Presidente della Camera Laura Boldrini.
Il centro per l’infanzia ospitava un asilo con 130 bambini e un ambulatorio pediatrico. Oltre al Centro per l’infanzia, che rappresentava un modello di eccellenza in termini di architettura bio climatica e di metodologia educativa, è stata demolita la nuova mensa comunitaria, inaugurata solo due mesi fa, che forniva pasti ai bambini e alle famiglie povere del villaggio.
La Ong “Vento di Terra” gestisce il progetto dal suo avvio nel 2011, ed è testimone del fatto non sia mai stata utilizzata per scopi militari e non sia avvenuto alcun contatto tra lo staff e le milizie armate islamiste.
La “Terra dei bambini” rappresentava un’oasi a difesa dei diritti dell’infanzia, che l’esercito israeliano, messo al corrente di tutte le fasi del progetto, ha deciso senza alcuna giustificazione di demolire.
Non è stata bombardata per errore, è stata volutamente rasa al suolo.
Un’esperienza unica, in un panorama caratterizzato da decenni di conflitto, occupazione e devastazione è stata messa cinicamente a tacere.
Vento di Terra Ong ha richiesto al Ministero degli Esteri Italiano e alla Unione Europea, alla Conferenza Episcopale Italiana, principali finanziatori del progetto, di realizzare gli opportuni passi verso il Governo Israeliano perchè renda conto di un’azione gravissima che coinvolge, oltre la comunità locale, direttamente il Ministero stesso, l’Unione Europea e la Cooperazione Italiana, che il progetto hanno finanziato e sostenuto in questi anni.
Da ieri il nostro blog chiede (con notevoli riflessi mediatici) che la Mogherini condanni l’accaduto e spieghi cosa intenda fare.
La Mogherini alla fine ha emanato una nota disarmante: “Di ora in ora cresce il numero dei morti e dei feriti, bombe e razzi stanno distruggendo abitazioni ed edifici pubblici. Abbiamo saputo che è stato raso al suolo anche l’asilo di Um el Nasser, alla cui apertura aveva contribuito la Cooperazione italiana”.
E questo sarebbe un Ministro degli Esteri?
Una che ambisce a guidare la politica estera della Ue?
Una che dice di “aver saputo” e non annuncia alcuna iniziativa di protesta?
Ma lo sa la Mogherini che fuori dall’asilo era issata la bandiera tricolore?
Lo sa che quell’asilo era stato finanziato anche dallo Stato Italiano?
Ma dov’e’ finita la nostra dignità se si permette a quattro delinquenti di radere al suolo una nostra istituzione?
Non ci interessa chi è stato, ci interessa avere un ministro degli Esteri che non si nasconda e che abbia il coraggio di convocare l’ambasciatore di Israele a Roma e fargli un mazzo così.
Prima le scuse, poi 30 giorni di tempo per ricostruire il “nostro asilo” a spese del governo di Tel Aviv.
Dimenticavo: mi raccomando, quella destra di pataccari che vegeta in Italia, continui a far finta di nulla, guai a fare una interpellanza al governo, proni a Tel Aviv come sempre, eh?
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