MONTI S’E’ ROTTO I COGLIONI: PIU’ VICINO IL VOTO A FEBBRAIO E LA NUOVA COSA MODERATA
IL PDL VOLEVA FARE SALTARE ANCHE IL DIMEZZAMENTO DELLE PROVINCE PER MANTENERE LA POLTRONA A QUALCHE CULO LEGHISTA E MONTI HA RITENUTO CHE LA MISURA FOSSE COLMA
Proviamo a ragionare sulle cose certe.
Mario Monti s’è rotto le palle.
S’è rotto le palle dei partiti e delle loro continue bizze. S’è rotto le palle di Alfano, Berlusconi, Cicchitti vari e affini, tutta gente che gli dice una cosa e fa il contrario, dà la parola e non la mantiene.
Secondo dato certo. Non ha nessuna intenzione di rimanere a palazzo Chigi a prendere gli schiaffi e gli sputi di Berlusconi o della Biancofiore di turno. Considera il Pdl una banda di pazzi, una nave alla deriva con un carico di esplosivo, al timone un Cavaliere fuori di testa.
Ultimo dato è quello sulle province.
Un provvedimento concordato con il Pdl passo dopo passo. Poi si sveglia un certo Saltamartini, un pupazzo nelle mani di Gasparri che lo ha messo a fare il relatore della riforma, che annuncia che presenterà la pregiudiziale di costituzionalità : in pratica vuole radere al suolo il dimezzamento delle province, chiesto a gran voce da Ue e Bce, con le quali si era già impegnato Berlusconi quando era premier più di un anno fa.
Monti non ci sta.
Così butta la palla nel campo del Pdl.
Le sue dimissioni sono un gesto di sfida.
Un modo per dire: se volete sfiduciarmi abbiate il coraggio di farlo apertamente, assumetevi la vostra responsabilità e spiegatela al Paese e alla comunità internazionale.
Tutto ciò impone un’accelerazione.
Il voto il 10 marzo non è più una certezza, sempre più probabile che si aprano le urne a febbraio.
E lui? SuperMario? Che farà ?
Non credo che Monti abbia deciso di fare un suo partito.
Ma già vi ho detto che la sua storia sta ripercorrendo quella di Lamberto Dini.
Da stasera tuttavia non mi sento di escludere una formazione politica montiana.
Ma sono tante ancora le variabili. Anzitutto bisogna vedere quanti del Pdl siano disposti a seguire fino alla morte Berlusconi nel suo disegno folle di tornare a vincere.
(da “Il Portaborse“)
Leave a Reply