NARDO’ SCONVOLTA DALLO TSUNAMI PIPPI: PD, FITTIANI E FRATELLI D’ITALIA UNITI CONTRO IL GIOVANE DI DESTRA CHE I CITTADINI HANNO TRASCINATO AL 30%
IL FENOMENO PIPPI MELLONE, AVVOCATO 31ENNE, DAL 5% AL BALLOTTAGGIO, CINQUE ANNI DI OPPOSIZIONE VERA, CONTESTANDO SPRECHI E COSTI… HA DENUNCIATO GLI INTERESSI DI UNA CLASSE POLITICA TRASVERSALE IN NOME DI UNA DESTRA SOCIALE E POPOLARE… ORA L’ULTIMA SFIDA PER DIVENTARE SINDACO: TUTTI UNITI CONTRO DI LUI, COMPRESA LA VERGOGNA DEI COGNATI D’ITALIA… ATTESA PER IL COMIZIO FINALE: LUI SCEGLIE LA PIAZZA PIU’ GRANDE, IL PD QUELLA PICCOLA
Il possibile tsunami è localizzato a Nardò, 32.000 abitanti in provincia di Lecce, secondo comune del Salento, dove domenica si vota per il ballottaggio: gli elettori dovranno scegliere tra il sindaco uscente Marcello Risi (Pd e liste di centrosinistra collegate) che al primo turno ha ottenuto il 40,29% e la sorpresa Pippi Melloni (candidato di più liste civiche, in primis “Andare Oltre”, di chiara origine di destra sociale) che parte dal 30,09%.
Un primo uragano in verità c’è già stato: Pippi è arrivato al ballottaggio travolgendo il candidato Antonio Vaglio (portato dai fittiani e da Fratelli d’Italia) fermo al 22,33% e Massimo De Marco (M5S) che ha raccolto il 7,27%.
Una prima annotazione rivelatrice: Risi (Pd) ha raccolto il 2% in meno della sua coalizione, Vaglio (fittiano e Fdi) il 4% in meno dei partiti che lo sostenevano, Mellone il 4% in più.
Giusto per la cronaca Fdi ha preso solo il 2,12%, contribuendo ben poco al 22,33% del fittiano Vaglio.
Ma al ballottaggio che sta accadendo?
La logica vorrebbe che i fittiani e Fdi appoggiassero il candidato di destra contro quello di sinistra… E invece no.
Per salvare la faccia ufficialmente “lasciano liberi gli elettori” di votare per chi gli pare.
Ma come? Per un candidato del Pd?
Forse Cameron direbbe di votare per i laburisti?
O la Meloni per Giachetti e Fassina?
Eppure a Nardò anche questo accade, perchè qua vige la regola del consociativismo, della torta da spartirsi, degli interessi da tutelare.
E allora ecco il passaparola: “non votate Pippi, questo vuole ripristinare regole e legalità , è un pericolo”.
Ma chi è Pippi Mellone? Potrebbe essere l’emblema della “destra che non c’è” in Italia.
Avvocato, 31 anni, si forma in “Azione Giovani”, cinque anni fa raccoglie da solo con la sua lista civica il 5%, entra in Comune e li manda in tilt: attiva la regola di accesso agli atti, spulcia pratica per pratica, spesa per spesa, persino il costo dei lumini del cimitero e mette tutti in mora.
Battaglia dopo battaglia, diventa il difensore dei cittadini defraudati e tartassati ( qua tutte le tasse comunali sono al massimo consentito e i servizi un disastro) e attorno a lui si forma un gruppo di decine di giovani.
Movimentista, attento ai diritti dei più deboli e alla tutela ambientale, raccoglie simpatie anche a sinistra, ingaggia lotte a tutela dei lavoratori e contro il degrado delle periferie, consuma scarpe sui marciapiedi per ascoltare e avanzare proposte.
Un giovane coraggioso contro la casta, la malavita e la rassegnazione del Sud.
A furor di popolo si presenta candidato sindaco con otto liste civiche di appoggio, alla fine anche Forza Italia locale converge su di lui.
E arriva a sfondare al primo turno il 30%.
Ora la Casta e i poteri forti locali tremano, decenni di “affari” sono in pericolo: ed ecco che destra e sinistra si alleano sottobanco per evitare lo tsunami che spazzerebbe via la vecchia e compromessa classe dirigente.
I ragazzi di Mellone stamane hanno presidiato poste e banche di Nardò per la “Giornata di mobilitazione contro il Vampiro di Palazzo. Con lui Imu, Tasi, Irpef e tassa sulla spazzatura al massimo consentito dalla Legge”.
E ora Pippi lancia l’ultima sfida: stasera chiude la campagna elettorale in Piazza Salandra, la più grande di Nardò, il suo avversario Risi sceglie la piccola Piazza delle Erbe, la paura serpeggia tra i compagni di merenda.
Se sommassimo le percentuali dei due schieramenti si parte con un 62% di Pd-fittiani-Fdi contro il 30% di Mellone, 32 punti di distacco, ma l’aria che si respira è diversa.
Lo slogan di Pippi è “la rivoluzione sta arrivando”: spingiamolo tutti verso l’impossibile.
La “destra che non c’è” in ogni caso per una volta ha dimostrato di esserci.
Forza Pippi.
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