NEL GIORNO DELL’INDIPENDENZA MUSK ANNUNCIA L’«AMERICA PARTY»: SECONDO GROK PUÒ ARRIVARE AL 10%
L’AMERICA PARTY POTREBBE FRAMMENTARE IL VOTO REPUBBLICANO IN ALCUNI STATI INDECISI,, E ARRIVARE A UNA QUOTA DI CONSENSO DEL 5-10%. FINIREBBE PER FREGARE TRUMP E FAVORIREBBE I DEMOCRATICI
«Creare un America Party potrebbe frammentare il voto repubblicano, soprattutto in stati indecisi come Pennsylvania, Georgia, Arizona, Wisconsin, Michigan e Nevada», ha osservato Grok, il portale di intelligenza artificiale che porta il nome di Elon Musk, «alle elezioni di medio termine del 2026, potrebbe far pendere la bilancia tra Camera e Senato a favore dei Democratici, attirando conservatori scontenti (ad esempio, una quota di voti del 5-10% secondo i sondaggi)».
L’Ai ha previsto inoltre che «per le presidenziali del 2028, una candidatura di un terzo partito potrebbe compromettere i risultati del Collegio Elettorale, come accadde a Perot nel ’92, favorendo il candidato non trumpiano se dovesse attrarre indipendenti di
destra. Il successo dipende dall’accesso alle schede elettorali e dai finanziamenti». Sui finanznaizmenti, pochi dubbi, dato che arriverebbero dalle tasche dell’uomo più ricco del mondo. Le visualizzazioni del post di Musk sono già più di 30 milioni, e i commenti sono circa 45 mila, ma i numeri cresceranno ancora nelle prossime ore.
(da Open)
Leave a Reply