NEL MIRINO DEI KILLER DEL PARTITO DELL’AMORE ORA C’E’ NAPOLITANO
INIZIA LA NUOVA CAMPAGNA DI STAMPA DEI GIORNALI DI REGIME, OBIETTIVO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: “E’ UN GRILLO PARLANTE SENZA SOBRIETA'”…”CON FINI PUGNALA ALLE SPALLE IL GOVERNO”… MA IL VILE ATTENTATORE DI BELPIETRO CHE FINE HA FATTO?
Per capire che aria tira basta vedere la prima pagina di Libero di oggi. “Napolitano grillo parlante a spese nostre” titola il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro.
Che critica il capo dello Stato perchè “ultimamente ha abbandonato la misura sobria e contenuta della prima ora e non passa giorno che non abbia qualcosa da dire e lo dica con tono sostenuto”.
Verrebbe già da scompisciarsi dal ridere a queste considerazioni, se solo si pensa alle stronzate giornaliere che escono dalla bocca di certi esponenti del centrodestra.
Ma andiamo avanti.
All’interno, un articolo a firma di Franco Bechis rincara la dose.
‘Il vizietto di Giorgio, giocare al premier con i voti altrui’, è il titolo di un articolo in cui si sottolinea come più volte negli ultimi mesi Napolitano abbia preso “le distanze da Berlusconi anche su cose che non gli competono”, dai precari della scuola, al processo breve al ministro dello Sviluppo economico.
Un cambio di rotta rispetto all’inizio del mandato, scrive Belpietro, quando Napolitano manteneva “uno stile asciutto”.
Atteggiamento “forse dettato dall’esigenza di farsi perdonare un passato di cui non andar fieri” a cominciare “dalla difesa dell’invasione sovietica dell’Ungheria”, visto che poi “giudicando forse di aver fatto abbastanza penitenza” è diventato “più disinvolto e meno attento alla forma”.
Qualcuno che invece finanziava il Psi non avrebbe invece ragione di vergognarsi, ovvio.
Ma adesso, ammonisce Belpietro, le cose sono cambiate.
“Se c’erano dubbi sulla necessità di rivedere il ruolo del presidente della Repubblica, immaginando un’eleggibilità diretta che lo sottoponga a e un giudizio degli elettori, l’abuso fatto dal capo dello Stato li ha fugati”.
Si schiera all’unisono anche “il Giornale”.
Stavolta tocca a Salvatore Tramontano firmare un pezzo in cui parla dei “profeti della spesa coi soldi altrui”.
Nel mirino Fini e Napolitano, ovviamente, non certo i ministri dell’attuale governo.
Al Giornale non sono piaciute le critiche del Colle ai tagli alla cultura. “Facile fare l’indignato con il portafoglio del governo” tuona Tramontano.
Dimenticando un particolare: i soldi sono degli italiani, non di Berlusconi.
E poi continua: “Non è un comportamento da uomo di Stato”.
Fini e Napolitano “colpiscono il governo alle spalle mentre cerca di mettere toppe al Paese” e “non sanno resistere agli applausi della sacra corte degli intellettuali”.
La marcia verso il voto è cominciata e i tentativi di condizionare Napolitano allontanando un possibile governo tecnico pure.
A proposito: qualcuno ci farebbe sapere a che punto sono le indagini per individuare il presunto vile attentatore di Belpietro sparito nel nulla?
Magari i due giornali potrebbero così fare un’inchiesta seria.
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