NON SOLO AL SUD, ANCHE A VARESE LO SCONTRINO E’ UN OPTIONAL: UN NEGOZIANTE SU DUE NON LO RILASCIA
NELLA PATRIA LEGHISTA DI BOSSI E MARONI NON VA MEGLIO RISPETTO AL SUD: IN SEGUITO A CONTROLLI DELLA G.D.F. SU 113 NEGOZI IN CITTA’ BEN 58 NON ERANO IN REGOLA… SONO 913 LE IRREGOLARITA’ SCOPERTE DALL’INIZIO DELLL’ANNO
Quello che non ti aspetti, dopo tante chiacchiere sul meridione pieno di evasori fiscali e il nord costretto a pagare le tasse “anche per loro”, certe volte si verifica.
Smentendo tanti luoghi comuni, spesso interessati.
In provincia di Varese un commerciante su due non emette lo scontrino fiscale.
E’ quanto è riscontrato dopo una serie di controlli condotti dalla guardia di finanza, che ha riscontrato irregolarità in 58 esercizi commerciali su un totale di 113.
Oltre la metà dei negozi controllati, quindi, ha commesso violazioni alle leggi.
In tutto sono 913 le irregolarità in materia di ricevute e scontrini fiscali già individuate dall’inizio dell’anno.
Insomma dietro tante battaglie “padane” sulla necessità di stanare gli evasori fiscali da Roma in giù, ecco che emerge la verità , sulla base dei dati reali.
L’abitudine a non battere lo scontrino è diffuso da nord a sud, come quello di non pagare le tasse: una abitudine trasversale che pone fine a certe manifestazioni di vittimismo leghista che sono campate in aria e spesso nascondono invece la volontà di evaderle sotto alibi di comodo.
Anche nella patria di Bossi e Maroni, in attesa della secessione con la pistola ad acqua, è meglio che prendano l’abitudine a rilasciare lo scontrino.
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