ECCO A VOI MICCICHEDE’ PITAGORICO
MA LA MAFIA E’ DOLCE O SALATA?
In cerca di tregua ho alzato gli occhi da una foto sbrodolante di Fiorito e ho acceso la tv.
Non ho avuto fortuna, stava parlando Miccichè.
Si tratta di un ex pubblicitario di Berlusconi che ogni tanto lascia o minaccia di lasciare un partito di Berlusconi per fondarne uno alleato con Berlusconi.
Anni fa mi capitò di viaggiargli accanto in aereo da Roma a Palermo.
Quando la hostess gli chiese se preferiva lo snack dolce o salato, Miccichè la guardò con stupore e rispose: «Dolce e salato!».
Mi parve subito in grado di portare il suo contributo al debito pubblico della Sicilia. Quando toccammo terra, un’auto piena di snack lo prelevò sulla pista.
Ieri, ascoltandolo in tv, ho finalmente capito perchè aveva avuto tanta fretta di allontanarsi dall’aeroporto.
Non ne sopportava l’intestazione a Falcone e Borsellino.
Un errore di marketing, secondo Miccichè: il turista che sbarca sull’isola viene indotto a pensare alla mafia e si angustia.
E perchè mai?
Capirei se l’aeroporto portasse il nome di un assessore al traffico, l’atavico problema della Sicilia.
Ma la mafia, dolce e salata, continua a operare con inesausta professionalità .
E poi quale nome alternativo propone Miccichè? Archimede.
Che neppure era palermitano, ma di Siracusa, da lui difesa durante l’assedio dei bisnonni di Fiorito, vestiti da antichi romani come nei festini pagati dalla Regione Lazio.
Vorrei tranquillizzare il novello Archimede e tutti i pitagorici.
Falcone e Borsellino rappresentano un’ottima scelta di marketing.
I loro nomi non richiamano la mafia, ma qualcosa di talmente nobile che persino Miccichè ne avrà sentito parlare.
La legalità .
Massimo Gramellini
(da “La Stampa“)
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