OMBRA SELVAGGIA DA ITALIANI PARACULI
LA SCIOPERO FARSA DEGLI OMBRELLONI DA SPIAGGIA DALLE 9 ALLE 11 DI MATTINA
Adoro i miei connazionali, anche se a volte si comportano un po’ troppo da italiani. Prendiamo lo sciopero degli stabilimenti balneari.
Le ragioni sono serie: c’è una direttiva europea già antipatica fin dal nome, Bolkestein, che prevede la messa all’asta delle concessioni e potrebbe ridurre le spiagge come le città , dove i negozi a conduzione familiare sono stati soppiantati dai grandi gruppi.
Per attirare l’attenzione della politica bisognava scioperare.
Ma per non irritare la clientela bisognava farlo per finta.
E qui entra in scena la creatività italica.
Intanto il giorno scelto per lo sciopero, un venerdì: vicino al weekend, ma non dentro. Poi le modalità .
L’accesso alla spiaggia rimane aperto, il bar funzionante, le cabine a disposizione, le sdraio in assetto da tintarella.
Restano chiusi solo gli ombrelloni.
Ma non nelle ore di punta, quando la sabbia scotta e si rischia l’insolazione.
Dalle nove alle undici del mattino, mentre i ragazzi dormono, gli adulti fanno colazione e la spiaggia è un deserto tiepido attraversato da torme di nonne e nipoti in età prescolare, ai quali siamo sicuri che anche il bagnino più sindacalizzato spalancherà , a richiesta, almeno un ombrellino.
Ho raccontato questa storia a un tedesco in partenza per la Riviera.
Dall’alto del suo spread ha commentato che gli italiani non riescono a essere seri nemmeno quando si arrabbiano.
Gli ho risposto che è vero, non siamo seri.
Però siamo dei paraculi fantastici.
E pure un po’ vendicativi.
In spiaggia alle nove del mattino non ci vanno solo i bambini, ma anche i tedeschi.
Massimo Gramellini
(da “La Stampa“)
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