OMICIDIO PRETERINTENZIONALE EMANUEL: MANCINI PATTEGGIA CONDANNA A 4 ANNI, ORA IL GUP DEVE DECIDERE
L’ACCORDO TRA DIFESA E PM , RIMANE L’AGGRAVANTE RAZZIALE… A MANCINI, GIA’ DA TEMPO AI DOMICILIARI, CONCESSE 4 ORE AL GIORNO PER CURARE IL FONDO AGRICOLO
È stato raggiunto l’accordo sul patteggiamento tra la difesa di Amedeo Mancini, accusato di omicidio preterintenzionale per la morte del richiedente asilo nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi, e la Procura di Fermo.
Lo rendono noto gli avvocati dell’ultrà fermano Francesco De Minicis e Savino Piattoni.
«Il 2 dicembre scorso – ricordano – la difesa aveva proposto istanza di patteggiamento allargato chiedendo di riconoscere all’imputato l’attenuante della provocazione e le attenuanti generiche e di eliminare invece le tre aggravanti contestate (recidiva, motivi abietti e futili, aggravante razziale), applicando una pena finale di 4 anni di reclusione.
Il pm aveva espresso il suo consenso alla pena, all’eliminazione di due delle tre aggravanti contestate e al riconoscimento dell’attenuante della provocazione», chiedendo però di mantenere l’aggravante razziale.
Oggi i difensori hanno aderito, «nello spirito negoziale e conciliativo tipico del rito prescelto, alla prospettazione del pm».
Ora il Gup Maria Grazia Leopardi dovrà fissare un’udienza in cui ratificare o meno l’accordo.
Nel frattempo, lo stesso giudice, ha attenuato le modalità afflittive degli arresti domiciliari, eliminando il braccialetto elettronico e consentendo a Mancini di lasciare l’abitazione per quattro ore al giorno per riprendere la cura del suo piccolo fondo agricolo
(da “il Corriere Adriatico“)
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