OPPOSIZIONI IN PIAZZA A ROMA CONTRO PREMIERATO E AUTONOMIA, ABBRACCIO TRA SCHLEIN E CONTE, PRESENTI AVS E + EUROPA
ELLY: “MAI PIU’ DIVISI”, OVAZIONE DELLA PIAZZA CHE SCANDISCE “UNITA’, UNITA'”
Piazza Santi Apostoli a Roma stracolma per la manifestazione contro le riforme del premierato e dell’autonomia promossa dalle opposizioni: Pd, M5s, Avs e Più Europa. In piazza sventolano le bandiere dei quattro partiti insieme a quelle dell’Italia, dell’Europa e della pace.
Fra i cartelli esposti “Dittatori d’Italia altro che fratelli” e “Aggressione in Parlamento”. “Su questa Costituzione antifascista avete giurato”, ricorda uno di questi. “Siete e sarete sempre dei poveri fascisti”, la parafrasi da una frase di Silvio Berlusconi rivolta, anni fa, ai “poveri comunisti”. Un riferimento all’inchiesta di Fanpage è il cartello: “Meloni è fiera delle sue giovanili neofascista”.
«E’ una bellissima piazza, con tanta partecipazione. L’abbiamo convocata in pochi giorni. La bellezza di vedere tante bandiere, diverse e tutte insieme, unite per difendere la costituzione e l’unità nazionale», ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in Piazza Santi Apostoli che ha abbracciato il leader 5stelle Conte.
«Oggi al Senato è passato il premierato, la sedicente patriota sta portando avanti la sua riforma che spacca l’Italia. Stanno forzando anche alla Camera per portare avanti l’autonomia differenziata, una riforma che vuole aumentare le diseguaglianze. E’ importante essere qui come forze di opposizione, realtà politiche, sociali e associative, cittadini insieme per impedire di stravolgere la nostra costituzione. Li fermeremo insieme, li dobbiamo fermare», aggiunge Schlein.
«Noi ci siamo rivolti a tutti, abbiamo invitato tutti e rispettiamo le scelte di ciascuno. Io penso che sia importante aver dato questo segnale, per la prima volta aver convocato insieme una manifestazione unitaria, e c’è sempre il tempo per allargare quando gli obiettivi sono comuni», ha continuato Elly Schlein, a chi le chiede della scelta di Azione e Iv di non partecipare.
«Gli obiettivi sono quelli di evitare una riforma che non esiste in alcun paese al mondo, perché scardina gli equilibri tra i poteri dello Stato, a difesa della democrazia. E siamo qui per bloccare l’autonomia differenziata in questo cinico baratto che trascina indietro regioni che già si trovano a far più fatica», ha aggiunto.
«La piazza di oggi è un segnale al Paese, bisogna essere uniti – ha detto Angelo Bonelli alla manifestazione. E’ un piccolo passo, ma significativo, per costruire l’unità delle opposizioni e mandare Meloni all’opposizione».
«Siamo qua insieme senza pregiudiziali. Chi non è oggi in piazza deve riflettere rispetto a quello che è un sentimento sempre più crescente di profonda preoccupazione. Vogliamo scassare la figura di garanzia del presidente della Repubblica? Vogliamo vendere il sud a Salvini? No grazie. La politica deve intervenire con responsabilità ed è quello che noi di Avs vogliamo fare», ha aggiunto.
Il presidente del M5S Giuseppe Conte, dopo aver partecipato alla Camera ai lavori sull’autonomia differenziata, è arrivato a Piazza Santi Apostoli a piedi accompagnato da tutto il gruppo M5S di Montecitorio. L’ex premier e la delegazione del Movimento, prima di raggiungere la manifestazione delle opposizioni contro le riforme dell’autonomia e del premierato, ha sfilato davanti palazzo Chigi. Presente, tra gli altri, anche l’ex presidente della Camera Roberto Fico.
«Non ci sono calci e pugni a nostri deputati nell’aula di Montecitorio che ci fermeranno –ha detto Conte. La nostra reazione contro l’autonomia differenziata, contro lo spacca Italia è forte e unitaria: non passeranno». Una citazione, quella di Conte, del discorso della rivoluzionaria e parlamentare basca Dolores Inarruri, in difesa della Repubblica nel 1936.
Dal palco Conte ha continuato: «Questa piazza è la migliore risposta all’arroganza e alla violenza. Noi siamo la risposta, noi qui presenti. La settimana scorsa si è consumato uno spettacolo indegno di una democrazia. Quella non è stata una rissa, ma un pestaggio contro Leonardo Donno. Colpito con calci e pugni. Se non fossero intervenuti i commessi parlamentari, come lo avrebbero ridotto?» «E Donno è stato punito alla stregua dei suoi aggressori. Una vergogna da parte dell’ufficio di presidenza», ha aggiunto.
Conte ha poi chiamato Leonardo Donno che è salito sventolando il tricolore. «Non ci facciamo intimorire. Se sventolare il tricolore è una provocazione allora sventoliamo più forte questo tricolore. Se c’è un ministro che indietreggia davanti al tricolore, continuano a sventolarlo che a forza di indietreggiare li mandiamo a casa», ha detto il parlamentare.
Contro il premierato «raccoglieremo milioni di firme e dimostreremo in modo democratico che il Paese non è d’accordo con le idee anti democratici e illiberali che questo governo sta portando avanti», ha dichiarato Riccardo Magi, segretario di +Europa, in piazza.
«Non penso che Meloni possa vincere il referendum sul premierato. Il popolo italiano non credo che voglia mettere il Paese in mano a una… non voglio dire una brutta parola. Si propone il premierato per avere più capacità di decisione e poi il Paese sta sprofondando nella palude burocratica», ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al margine della manifestazione.
«Dobbiamo contrastare un centralismo neo borbonico asfissiante e intollerabile» ha aggiunto il governatore della Campania. «Dobbiamo migliorare il funzionamento delle istituzioni, ma non possiamo stravolgere la Costituzione. Non dobbiamo creare illusioni di magie individuali. Con tutto il rispetto, non vedo statisti a capo di questo governo. Non vedo Churchill».
(da agenzie)
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