“PAGATEMI O RACCONTO TUTTO”: LE MINACCE DEL PRESTANOME LUCA SOSTEGNI AI COMMERCIALISTI DELLA LEGA
FONDI LEGA, LE INTERCETTAZIONI SONO LE PRIME CREPE NEL MURO DEI MISTERI INTORNO AL FINANZIAMENTO DEL PARTITO
E’ un crescendo di tensione e insoddisfazione quella che porta Luca Sostegni, il prestanome di uno dei commercialisti più vicini alla Lega, Michele Scillieri, a provocare le prime crepe nel muro di silenzio eretto intorno al sistema di finanziamenti leghisti.
“Io innesco una serie di situazioni che poi non so dove si va a finire”, attacca Sostegni. Che allude poi ad altre pratiche oscure di cui sarebbe a conoscenza. “Perchè poi da questo si va alle cantine, dalle cantine si va al capannone, si va alla fondazione, si va alla Fidirev, si va ai versamenti, si va a tutto. Io per 30mila euro non so se ne vale la pena”.
Per mesi Sostegni – che domani mattina sarà interrogato nell’udienza di convalida del fermo – ha atteso che il suo ruolo di titolare della Paloschi srl, la società da cui è partita l’operazione di compravendita dell’immobile di Cormano che avrebbe ospitato la Lombardia Film Commission, venisse ricompensato adeguatamente.
Nella richiesta di fermo del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e del pm Stefano Civardi, la Guardia di Finanza di Milano annota come Sostegni si sentisse “in qualche modo defraudato di quanto gli sarebbe spettato per la gestione della “vicenda Paloschi” avendo ricevuto a suo dire appena ventimila euro a fronte dei profitti enormi per gli altri, ma soprattutto ne reclamava perlomeno altri trentamila”.
Dopo il fermo, quando ha incassato altri 5mila euro, Bisogni ha fatto le sue prime ammissioni. Ha affermato di avere un accordo con Scillieri per avere mille euro ogni venti giorni, fino alla somma di trentamila euro, oltre i ventimila già incassati.
(da agenzie)
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