PARTITA BERLUSCONI-RESTO DEL MONDO: I COMMENTI DELLA STAMPA ESTERA
IL TIMES: “STAVOLTA HA ESAGERATO: E’ TROPPO ANCHE PER IL SUO EGO, DIVISO TRA RIDICOLO E MEGALOMANIA”… LE FIGARO: “PER LUI NON CI SARANNO INDULGENZE”… GUARDIAN: “IL PREMIER DICHIARA GUERRA AI MEDIA EUROPEI”…DIE WELT: “UNO SQUALLIDO PING PONG”… LE MONDE: “UNA BRUTTA FAVOLA” …THE NATION: “LA DENUNCIA E’ SCANDALOSA”… NEWSWEEK: “SMETTA DI SALTELLARE CON RAGAZZE NUDE”
”Le Figaro”, quotidiano vicino al presidente francese Sarkozy, scrive: “Lo stile del quotidiano il Giornale è simile a quello dei pasdaran del regime iraniano. E’ lo stesso giornale che aveva dato della snob a Carla Sarkozy perchè non si era piegata al programma ufficiale del G8, costringendo poi Berlusconi a scusarsi con lei”.
”Le Croix” il più grande giornale cattolico francese: “Il conflitto con la Chiesa potrebbe essere insanabile, a causa della vita dissoluta del premier e dell’alleanza con il partito xenofobo della Lega”
Il “Times” di Londra scrive: “Nel lanciare i suoi mastini all’attacco dei media di opposizione, stavolta il premier italiano ha esagerato, mordendo più di quello che poteva digerire: la Chiesa cattolica e una coalizione di giornali italiani e stranieri sono troppo, anche per lo smisurato ego di Berlusconi. In un mondo più semplice e diretto egli avrebbe dovuto dimettersi già da tempo.
Ma lui è la risposta dell’Europa al Chavez del Venezuela, un populista che alternativamente minaccia e seduce, per conquistare il potere e smantellare ogni tipo di opposizione.
Resta popolare grazie al controllo sui media nazionali, grazie all’immunità che ha fatto approvare dal Parlamento, grazie ai limiti che ha posto all’opposizione istituzionale.
Oggi Berlusconi appare diviso tra il ridicolo e la megalomania, sembra un uomo che ha perso il controllo, deluso e frustrato.
Nessun ammontare di ricchezza può renderlo giovane e bello, nè può costringere il Vaticano ad accettarlo, nè dargli l’influenza di Sarkozy, della Merkel o di Brown.
Vari medicamenti potrebbero pesare sul suo comportamento e le sue smorfie allegre non riescono a celare la rabbia.
La resa dei conti verrà probabilmente in autunno quando nessuna manipolazione potrà nascondere gli errori della conduzione economica del suo governo e le difficoltà per le quali egli è largamente responsabile”.
”Le Monde” invece parla di “brutta favola” e sottolinea: “Se il presidente Berlusconi è il garante delle libertà pubbliche in Italia, come può fare causa ai giornali? Deve garantire il pluralismo e poi chiede un riscatto di 1 milione di euro?”
Il “Guardian” scrive: “Gli organi di informazione indipendenti esistono per fare domande scomode ai politici: in Gran Bretagna, come in tutte le democrazie, sarebbe impensabile per un primo ministro, fare causa a un giornale perchè fa delle domande.
Sarebbe impensabile usare le leggi sulla diffamazione per impedire ai cittadini di sapere quello che autorevoli quotidiani stranieri stanno dicendo sul loro paese. Le azioni contro i giornali sanno di tentativo di ridurre al silenzio e intimidire gli organi di informazione indipendenti”
Lo “Zeit”, giornale tedesco, sostiene che “è in gioco il ruolo dei media in una democrazia, non comprendiamo Berlusconi”.
Il Die Welt , giornale conservatore tedesco definisce la situazione italiana uno “squallido ping pong”.
Il quotidiano argentino “Clarin” parla “di grave crisi tra Berlusconi e il Vaticano”, suo antico alleato”.
”El Pais” apre dicendo che “Berlusconi cerca di trasformare la politica in un prolungamento delle sue amicizie e del suo modo di divertirsi, ha voluto leggi ad hoc, ha promosso a ruoli istituzionali e nelle sue liste elettorali persone che avevano come unico merito quello di essere belle”.
Negli Usa la vicenda per “The Nation” è “semplicemente scandalosa”, mentre scrive Newsweek: “Se vuole che i giornali smettano di pubblicare foto di lui saltellante con ragazze nude, basta che smetta di saltellare con ragazze nude. Basta, Berlusconi”.
Il “Wall Street Journal” titola: “La Santa Sede umilia Berlusconi”. Il quotidiano conservatore osserva che “le rivelazioni sulla sua vita privata hanno reso sempre più tese le sue relazioni con la Chiesa”.
Ci preme sottolineare che i giornali riportati sono anche indipendenti o di area conservatrice, quindi i giudizi sono bipartisan e sottolineano la grave caduta d’immagine a livello internazionale del nostro Governo.
Fatto che la Tv italiana evita di indicare non rendendo un buon servizio a nessuno.
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