PEDOFILO E INDISTURBATO PER TRE ANNI: L’ORCO DI NAPOLI ERA LIBERO DOPO AVER APPROFITTATO DELLA NIPOTE DI SEI ANNI E HA COLPITO ANCORA…
SECONDO IL GIUDICE LA SUA PRIMA VITTIMA SI ERA “CONTRADDETTA” E SI ASPETTAVA IL PROCESSO… IL PEDOFILO LASCIATO ADDIRITTURA LIBERO DI RITORNARE NELLA STESSA CASA DELLA BIMBA…UNA SETTIMANA FA HA ADESCATO UN RAGAZZINO E L’HA STUPRATO E SEVIZIATO… LA STRAZIANTE LETTERA DELLA BAMBINA…
“Nonna non è la prima volta che ho i dolori… è colpa di Modestino. Quando stavo sul letto a guardare i cartoni lui veniva e mi diceva: “Adesso ti faccio i massaggi” e cominciava a toccarmi… Lo ha fatto 50mila volte. Anche tu non mi credi? Perchè nessuno mi crede?”.
E’ il racconto agghiacciante di una bambina di sei anni, messa a verbale dagli uomini della Mobile di Napoli.
Tre anni fa, dopo la segnalazione della scuola che la bimba frequentava, dopo che la piccola G. aveva accusato forti dolori, finalmente la nonna vuota il sacco e accusa il suo convivente, Pasquale Modestino, dipendente comunale.
I verbali di interrogatorio dei parenti della vittima dicono con tragica lucidità cosa accadeva in quella casa, ma per la Procura di Napoli il racconto della bambina “era contraddittorio”.
La piccola aveva descritto altri episodi in cui l’uomo costringeva l’altro fratellino ad assistere mentre si masturbava.
Nulla, non è servito a nulla. L’uomo era libero e addirittura continuava a vivere nella stessa casa, sotto lo stesso tetto con la bambina di cui aveva abusato e che era stata portata al pronto soccorso per i suoi abusi.
E’ lo stesso uomo di cui avete sentito parlare in televisione qualche giorno fa, colui che ha avvicinato nei pressi della stazione di Napoli un dodicenne, lo ha portato in un sottopasso abbandonato dove l’ha stuprato e seviziato con un manico di scopa.
Arrestato dopo qualche giorno, altra protezione della polizia per evitare il linciaggio all’uscita dalla Questura.
Nella stessa regione dove viene dato credito a killer spietati autori di decine di delitti che barattano la riduzione di pena con una confessione interessata, solo a una bambina di 6 anni non si è voluto dare credito… e un altro bambino ne ha patito le conseguenze.
Lo stesso questore di Napoli, durante la conferenza stampa, era commosso, impotente: l’arrestato era una vecchia conoscenza e lui non si capacitava di come potesse essere stato lasciato libero di colpire ancora.
La giustizia esiste in Italia?
Non c’è nessuna sicurezza, nessuna tutela, quando la giustizia è allo sbando.
Inasprire le misure cautelari non è segno di severità , ma solo di disperazione.
Sono le pene a dover essere certe, ma per quelle ci vogliono le sentenze. La procura di Napoli ci ha messo tre anni per chiedere il rinvio a giudizio di quell’uomo, la bambina durante un confronto ” si contraddisse”.
Raccapricciante: la colpa è della bimba, lasciata a convivere con colui che accusava e che ogni sera avrebbe ritrovato a casa. Tre anni per un rinvio a giudizio per atti di libidine.
Ora se si contraddice anche il ragazzino di 12 anni, lo lasciate di nuovo libero quel galantuomo?
In un Paese civile una storia così sarebbe finita davanti al giudice in una settimana, da noi neanche si è visto ancora.
Cosa serve arrestare obbligatoriamente presunti stupratori se non si è poi capaci di fare un processo?
Sapete come andrà a finire? Quando gli inquirenti sbaglieranno imporranno la galera a degli innocenti e quando indovineranno il pedofilo rimarrà in cella qualche mese, salvo poi liberarlo perchè il processo si farà tre anni dopo.
Tutti a correre per il lodo Alfano, le intercettazioni, il pacchetto sicurezza, ma a tutelare i cittadini con processi rapidi e pene certe quando ci si penserà ?
Leave a Reply