PENSIONI INVALIDITA’ CIVILE, LA CRESCITA DEGLI ASSEGNI
ALL’INIZIO DEL 2002 ERANO 672.000 A FRONTE DI 1,9 MILIONI DI INDENNITA’ PER UNA SPESA DI 7,2 MILIARDI… QUEST’ANNO SIAMO A OLTRE 3 MILIONI
L’invalidità civile riguarda i cittadini che non hanno una posizione contributiva tale da garantire loro, se invalidi, prestazioni erogate dalle gestioni previdenziali.
Esistono due tipi di prestazioni: l’assegno mensile e la pensione di inabilità .
L’assegno mensile è una prestazione economica a carattere assistenziale concessa agli invalidi parziali di età compresa tra i 18 e i 65 anni e 7 mesi, con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 74 e il 99%, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.
Inps riconosce invece la pensione di inabilità ai soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), di età compresa tra i 18 e i 65 anni e 7 mesi che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge. Entrambe le prestazioni sono legate a soglie di reddito (4.800 euro per l’assegno, 16.500 per la pensione).
C’è poi l’indennità di accompagnamento che non prevede limiti di reddito e va a chi è invalido del tutto non autosufficiente.
Nei giorni scorsi si era parlato dell’AOI, ovvero dell’assegno ordinario di invalidità che è stato tolto a molti dipendenti dell’INPS dopo una rivalutazione dei dossier da parte di medici non di zona.
In Italia invece le pensioni di invalidità civile sono cresciute: spiega oggi il Messaggero che all’inizio del 2002 erano 672mila a fronte di 1 milione e 94 mila indennità , per una spesa complessiva di 7,2 miliardi.
Al primo gennaio di quest’anno si contavano invece oltre tre milioni di prestazioni, suddivise tra 964 mila pensioni (importo medio mensile 273 euro) e due milioni e 96 mila indennità (importo medio 493 euro): proprio il raddoppio di queste ultime ha spinto la spesa fino a 15,8 miliardi, con una crescita del 118 per cento rispetto a quindici anni fa. I numeri ci dicono che la crescita è stata significativa fino al 2009, quando l’inserimento a pieno titolo dei medici dell’istituto nelle commissioni Asl che valutano le domande e la presentazione telematica della domanda stessa e dei certificati ha provocato un rallentamento.
(da “NextQuotidiano”)
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