PER MARIO DRAGHI STAMANE STANDING OVATION ALLA CAMERA
LUI SI COMMMUOVE PER L’ATTESTATO DI STIMA: “CERTE VOLTE ANCHE IL CUORE DEI BANCHIERI CENTRALI VIENE USATO”
Mario Draghi si è dimesso e il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti. L’ex numero uno della Bce è salito al Colle per incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Durante il colloquio con il Capo dello Stato, come reso noto dal Quirinale, «il professor Draghi ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti».
Nel pomeriggio il presidente Mattarella riceverà i presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Subito dopo il colloquio con Mattarella al Quirinale, il presidente Draghi ha incontrato sia la presidente del Senato, Casellati, sia il presidente della Camera, Fico.
In precedenza, prima di salire al Quirinale, Mario Draghi aveva tenuto un breve discorso alla Camera: «Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, qualche volta. Grazie per tutto il lavoro fatto insieme in questo periodo. Alla luce del voto espresso ieri del Senato della Repubblica chiedo di sospendere la seduta perché mi sto recando dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni». Alla Camera dei Deputati, il presidente Draghi è stato accolto da un lungo applauso, all’indomani del voto di fiducia in Senato che ha determinato la fine dell’esperienza di governo con Lega e Forza Italia che hanno abbandonato l’Aula di Palazzo Madama durante il voto, mentre il MoVimento cinque stelle non ha partecipato, tenendo comunque in piedi il numero legale per la validità della fiducia.
(da agenzie)
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