PERCHE’ IL RUBY TER RISCHIA DI COSTARE LA RIELEZIONE A BERLUSCONI
LA SERIE DI RINVII A GIUDIZIO AVREBBE COME EFFETTO IL VEDERSI NEGATA LA RIABILITAZIONE
Nel traffico congestionato dei procedimenti penali che vanno e vengono da Milano per il caso Ruby ter, arriva da Siena un rinvio a giudizio che può dare qualche grattacapo al Cavaliere. Non è l’unico.
La sola esistenza di un nuovo processo potrebbe avere un effetto negativo quando i giudici dovranno valutare se concedere a Berlusconi la riabilitazione che gli consentirebbe di candidarsi alle elezioni politiche dell’anno prossimo alla guida di Forza Italia.
La situazione
La situazione è la seguente. Dopo le sentenze di primo grado dei processi Ruby uno e Ruby due una trentina di testimoni furono accusati di essere stati corrotti dal Cavaliere (e lui di averli pagati) per dire il falso oppure di aver mentito gratis.
Berlusconi fu assolto dall’accusa di aver avuto rapporti intimi con Karima El Mahroug quando lei era minorenne, ma allo stesso tempo i giudici accusarono i testimoni delle cui dichiarazioni non avevano tenuto conto proprio perchè non le ritenevano vere.
Dal processo principale (riprenderà il 29 gennaio a Milano) si staccarono sei filoni trasmessi ai tribunali di altrettante città .
Tre tornarono indietro a Milano quando emerse che Berlusconi, secondo i pm milanesi Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, aveva continuato a dare soldi a quattro ragazze del bunga bunga che avevano testimoniato.
È questa la vicenda che potrebbe avere il peggiore effetto per Berlusconi perchè si riferisce a fatti nuovi, a reati che, nell’ipotesi dell’accusa, sarebbero stati commessi quando non erano ancora trascorsi tre anni dall’espiazione della pena (quattro anni di reclusione, tre condonati, il resto in affidamento) che aveva subito per frode fiscale nel processo sui diritti televisivi Mediaset.
La pronuncia
Per superare l’incandidabilità dovuta alla legga Severino, Berlusconi deve attendere che si pronunci la Corte di Strasburgo, ma questo non avverrà prima delle elezioni, oppure di ottenere la riabilitazione.
La riabilitazione, però, prevede alcuni paletti, come l’aver tenuto una buona condotta e non aver commesso altri reati in tutto il corso dei tre anni successivi all’espiazione.
A decidere sarà il Tribunale di sorveglianza di Milano che dovrà verificare se i vari procedimenti sulle corruzioni di testimoni, specie quelle «nuove», possano influire negativamente.
Potrebbe anche dire di no ritenendoli tutti connessi a un’unica vecchia vicenda.
L’ultimo caso
Come quello di Siena, l’ultimo caso in ordine di tempo. Ieri l’ex presidente del Consiglio è stato rinviato a giudizio dal gup Roberta Malavasi che ha accolto la richiesta della Procura.
Il capo di imputazione riguarda i pagamenti fatti a Danilo Mariani, il pianista delle serata di Arcore che spesso ha accompagnato a suon di musica le cene e i dopocena a villa San Martino.
Per affermare il falso e negare il vero, il musicista avrebbe incassato 117 mila euro in bonifici da tremila euro al mese giustificati come rimborsi spesa.
Quello toscano «rischia di essere un processo ancora più inutile di tutti gli altri perchè già il materiale probatorio che era all’attenzione del gup era inconsistente», dichiara l’avvocato Federico Cecconi che a Siena assiste Berlusconi con i colleghi Franco Coppi ed Enrico De Martino.
Assicura: «Quanto prima arriveremo a una sentenza di assoluzione». Ma il pensiero non è al primo febbraio 2016 quando inizierà questo ennesimo processo.
(da “il Corriere della Sera”)
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