PIPPO BAUDO, GRILLO, LA CRESTA IN RAI E LA DONNA DI SERVIZIO
QUANDO BEPPE PRENDEVA IL RIMBORSO RAI MA ERA OSPITE DI PIPPO…
Non si capisce se siano state parole dal sen fuggite – «con Grillo ho un buon rapporto», tiene a precisare – o un sassolino che si è voluto togliere.
Fatto sta che l’altra sera Pippo Baudo, ospite di Daria Bignardi alle Invasioni Barbariche, si è fatto scappare un racconto piuttosto imbarazzante per il Grande Moralizzatore, ex comico e attuale leader del Movimento Cinquestelle.
Baudo raccontava delle sue pene amorose alla conduttrice.
«Un po’ di tempo fa, ero in crisi con la mia compagna di allora. Si era esibita, piuttosto svestita, in uno spettacolo di Carmelo Bene e io mi sfogai con Antonio Ricci e Beppe Grillo, che erano ospiti nella mia casa di Morlupo».
Pausa. Poi chiosa: «Loro prendevano il rimborso Rai per il soggiorno, e io li ospitavo»
«Cosa stai insinuando?», lo stuzzica Bignardi.
«Che pagavo io», dice stizzito Baudo.
«E loro facevano la cresta sul rimborso Rai?», incalza la conduttrice.
«Prendevano integralmente il rimborso Rai», ribadisce Baudo.
Non manca una nota di colore sulla proverbiale avarizia del comico genovese: «Alla fine del soggiorno, Beppe mi ha detto: “Posso lasciare qualcosa a Nera?”
Nera era la donna di servizio che li accudiva. Gli ho detto di sì.
“Che dici, le lascio 5.000 lire?”‘, mi ha detto Beppe.
“No, 5.000 lire è troppo – gli ho risposto scherzando – potrebbe anche offendersi», racconta Baudo, per poi arrivare alla fine della storia: «Beppe mi ha risposto: “Allora è meglio non lasciarle niente”. E infatti non le diede niente».
Applauso del pubblico.
«Con Beppe – dice Baudo, che non nega di essere diventato meno ecumenico con il passar degli anni – è rimasto un buon rapporto, ci vogliamo bene. Per me Grillo è stata una folgorazione. E’ stata una delle mie tante scoperte. Ero a Milano, ho visto un manifesto con un ricciuto. Ho assistito, unico spettatore, al suo spettacolo. L’indomani gli ho fatto il provino».
Lo storico conduttore, nel corso dell’intervista, confessa la sua fede renziana: «Nelle primarie del 2012, per un’assurdità , non mi hanno fatto votare perchè ero residente a Militello. Ma nel 2013 non mi sono fatto fregare e sono riuscito a votare al gazebo di Piazza del Popolo, a Roma».
Sempre pronto a prendersi fregature, insomma…
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