DAI BEPPE, ORA CACCIA LA GRANA: GRILLO PERDE LA SCOMMESSA CON GUBITOSI
IL BILANCIO DELLA RAI È IN ATTIVO DI 5 MILIONI E LUI DOVREBBE VERSARE 650.000 EURO A DUE FONDAZIONI DI BENEFICIENZA
Beppe Grillo di numeri ad effetto ne prova a spararne ogni giorno. In coincidenza con l’apertura del Festival di Sanremo, il comico “politicante” tenne un bel comizio puntando il dito contro i dirigenti Rai accusati di guadagnare cifre smisurate e per questo motivo essere causa del debito dell’azienda pubblica.
Poi se le prese con Fabio Fazio, che per condurre il Festival della canzone italiana si fa pagare 600 mila euro.
E ancora: lo sfarzo esagerato, la spending review mancata e tutto il carrozzone di polemiche sulla crisi e l’economia italiana.
Un vero e proprio talk show trasmesso in diretta ogni volta che parla il grillino numero uno. Ma forse il comico genovese è un po’ smemorato e inizia a perdere qualche colpo. Non ricorda, per esempio, quando lui stesso ha messo piede sul palco dell’Ariston come ospite.
Era il 1988 e il comico genovese venne pagato con 350 milioni di lire per il suo monologo.
Ma, come si dice, piccoli Grillo crescono.
E già in quell’apparizione si vedeva l’embrione di quello che poi Beppe sarebbe divenuto. Sempre su quello stesso palco, nel lontano 1988, Grillo sventolò il contratto davanti alle telecamere dicendo: “Guardate qui, ci sono un sacco di clausole, con penali da pagare”.
Oggi, un quarto di secolo dopo, lo show si ripete, ma a protagonisti invertiti.
Con l’apparizione a sorpresa (ma neanche troppo) del direttore della Rai, Luigi Gubitosi, che prende di petto Grillo e scommette sui conti dell’azienda.
“Sono pronto a fare una scommessa — dice Gubitosi a Grillo — Se ha ragione lui e il bilancio è peggiorato e chiude con una perdita di 400 milioni, lavorerò un anno gratis e devolverò il mio stipendio in beneficenza alla onlus che Grillo indicherà . Se invece ho ragione io e non solo non c’è un buco raddoppiato, ma anzi i conti sono in grandissimo miglioramento rispetto all’anno scorso, Grillo devolverà la stessa cifra alla Fondazione Lucchetta Ota D’Angelo Hrovatin o al Premio Ilaria Alpi, di cui ricorre quest’anno il ventennale della scomparsa”
Bene, la Rai chiude il bilancio del 2013 in attivo, con un utile netto di 5 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto alla perdita di 245 milioni registrata nel 2012.
E’ lo stesso direttore generale ad annunciarlo, Luigi Gubitosi che spiega come i risultati “anticipano il conseguimento degli obiettivi di risanamento del piano industriale 2013-2015. Abbiamo compensato la caduta dei ricavi con tagli significativi sui costi”.
A quanto pare, stando alla luce dei fatti e al bilancio in attivo, la scommessa è stata vinta da Gubitosi.
A Grillo non resta che onorare l’impegno.
Matteo D’Errico
(da “il Tempo”)
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