PIU’ CHE “PIRATI”, UN BRANCO DI DISPERATI: SAREBBERO TREDICI UOMINI E DUE DONNE INCINTE, TUTTI SIRIANI, AFGHANI E IRACHENI COLORO CHE IERI SONO STATI SPACCIATI PER PERICOLOSI “DIROTTATORI”
SI ERANO IMBARCATI SUL MERCANTILE “GALATA SEAWAYS” PER TENTARE DI RAGGIUNGERE L’EUROPA… E CROSETTO DOVREBBE SAPERE CHE UN MINISTRO NON DOVREBBE PARLARE DI OPERAZIONI IN CORSO
Tredici uomini, due donne. Tutti siriani, afghani, iracheni. Migranti che avevano deciso di provare a raggiungere l’Europa nascosti dentro uno degli autocarri imbarcati su una nave cargo in rotta dalla Turchia alla Francia.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato solennemente la “cattura” dopo un’operazione in grande stile che ha visto impegnati per diverse ore gli incursori dei corpi speciali del battaglione San Marco della Marina militare, gli equipaggi di mezzi della Guardia costiera e della Guardia di finanza e, a sera, anche una cinquantina di uomini della squadra mobile di Napoli e della Gdf
Roba da caccia a chissà che pericolosi terroristi, annunciata in maniera improvvida mentre l’operazione era ancora in corso.
“Volevano tentare la fuga dalla nave via mare di notte”, la bizzarra ipotesi del ministro Crosetto.
Non si sa ancora chi siamo questi migranti trasformati improvvisamente in dirottatori che, due coltelli e un taglierino alla mano, hanno improvvisamente tenuto sotto scacco parte dell’equipaggio tentando anche di entrare nell’area blindata del ponte di comando da dove, però, il comandante della nave è subito riuscito a dare l’allarme chiedendo l’intervento urgente delle forze di polizia.
Più probabilmente i migranti imbarcatisi clandestinamente sono stati scoperti durante la traversata e qualcuno di loro ha reagito tirando fuori i coltelli e con un tentativo di aggressione che ha subito fatto scattare l’intervento della Marina italiana.
Adesso, in prima battuta, sarà la Procura di Napoli a cercare di accertare cosa sia veramente successo. I 15 migranti sono stati tutti arrestati, i 22 membri dell’equipaggio e alcuni passeggeri sono tutti illesi e dovranno ricostruire i fatti.
Conclusione
Tre persone migranti che erano a bordo della nave turca (partita dal porto di Topcular e diretta a Sete, in Francia) sono state denunciate a piede libero per porto d’armi. Sono stati sequestrati i due coltelli e il taglierino rinvenuti sul mezzo. Gli uomini restanti saranno accompagnati in un centro di accoglienza, mentre le due donne, di cui una incinta, sono state portate in ospedale per accertamenti sul loro stato di salute. Si tratta di persone di origine siriana, irachena e afghana.
«Quando ci hanno scoperti avevamo paura che ci fermassero per rimpatriarci», hanno raccontato alcuni migranti alle autorità. Ieri, all’arrivo degli uomini della Brigata Marina San Marco alcuni di loro hanno tentato di disperdersi, nascondendosi sotto i camion o sopra i container. Intanto, la nave Galata Seaway resterà a Napoli per il momento, dove è stata scortata nella notte dopo l’intervento dei marò del San Marco.
Allo stato attuale dell’inchiesta, non sono ancora state definite quali fossero le intenzioni delle due persone con i coltelli in mano e se ci sia stato o meno un tentativo di dirottamento.
(da agenzie)
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