POLONIA, VEGLIE DI PREGHIERA PER IL SINDACO UCCISO A DANZICA
DONALD TUSK: “DIFENDEREMO DANZICA, LA POLONIA E L’EUROPA DA QUESTA ONDATA DI ODIO E DI DISPREZZO, TE LO PROMETTO”
Fino a tarda notte, e nonostante una temperatura polare, migliaia di persone hanno vegliato in silenzio il loro sindaco assassinato domenica sera durante un evento di beneficenza.
E stamattina, sotto il vecchio municipio, un’imponente torre medievale di mattoni rossi, già ardeva un centinaio di ceri.
La città governata a lungo da Pawel Adamowicz è sotto shock. Per le strade tutti parlano a bassa voce, ovunque le bandiere sono a mezz’asta mentre a ogni ora la campane delle chiese suonano a stormo.
Intanto, manifestazioni spontanee sono state organizzate anche nel centro a Varsavia, a Cracovia, a Katowice.
Nella capitale, la manifestazione s’è tenuta sotto il Palazzo della cultura, nel cuore della città , è stata iniziata con un minuto di silenzio e l’inno nazionale cantato sottovoce.
Il sindaco Rafal Trzaskowski ha annunciato il lutto nazionale di tre giorni per rendere omaggio al collega morto. E anche a Katowice, in silenzio, sono state accese le candele per commemorare Pawlowicz.
“Difenderemo Danzica, la Polonia e l’Europa da quest’ondata di odio e di disprezzo, te lo prometto”, ha detto il presidente del Consiglio europeo ed ex premier polacco, Donald Tusk, rivolgendosi all’amico di vecchia data.
Molto amato dalla città che amministrava da vent’anni, per sei mandati consecutivi, e noto per le sue idee liberali e per l’opposizione al partito sovranista e conservatore di governo PiS, Diritto e giustizia, è stato ucciso da un 27enne, Stefan Wilmont, che era da poco uscito dal carcere dopo una condanna per rapina.
Wilmont ha detto di essersi voluto vendicare per le torture subìte durante un suo precedente arresto, avvenuto quando il partito cui faceva parte Adamowicz governava il Paese. Farneticazioni, dicono i polacchi.
È stato il quotidiano d’opposizione Gazeta Wyborcza a parlare per primo di delitto politico, maturato nel «clima di odio e di ostilità » che segna la politica polacca.
Il giornale fa riferimento al partito di governo del presidente Kaczynski, con cui pochi giorni fa il vice-premier Salvini ha stretto un patto elettorale per le europee del prossimo maggio
Adamowicz, 54 anni, padre di due figlie adolescenti e sindaco di Danzica dal 1998 era ormai fuori dal partito Piattaforma civica
Il suo omicidio, ossia quello di uno dei politici più popolari del Paese, che si spendeva per una città aperta e solidale, contro la chiusura del governo attuale, ha scosso non solo la Polonia ma tutta Europa.
L’annuncio della morte è arrivato alle 14.40 di ieri, dal ministero della Sanità polacco. Nel policlinico universitario in cui è stato ricoverato subito dopo, i medici lo avevano sottoposto a un intervento di 5 ore, ma Adamowicz non ce l’ha fatta.
Il suo grande cuore non ha resistito ai tre colpi inferti con una lama lunga 15 centimetri. L’assalto è avvenuto davanti agli occhi di migliaia di persone, volontari e seguaci della Fondazione Wosp (Grande orchestra caritative di Natale) di Jurek Owsiak, durante un evento per raccogliere fondi destinati a opere sanitarie. Il pubblico ha ascoltato il saluto del sindaco e poi ha assistito al brutale assassinio. Dopo il suo folle gesto,Stefan Wilmont, non è scappato ma ha continuato a girare sul palcoscenico brandendo il coltello insanguinato, per poi strappare il microfono ad un organizzatore e urlare: “Mi chiamo Stefan, e Adamowicz doveva morire”.
(da agenzie)
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