PONTE MORANDI, L’ISPETTORE DEL MINISTERO SANTORO INDAGATO LASCIA LA COMMISSIONE
ERA STATO NOMINATO DA TONINELLI… FORZA ITALIA CHIEDE LE DIMISSIONI DEL MINISTRO M5S: “E’ UN INCAPACE”
Le dimissioni dell’ingegnere Bruno Santoro dalla commissione ispettiva del ministero dei Trasporti sul crollo del ponte Morandi sono state formalizzate dopo che anche il suo nome è finito nella lista degli indagati della Procura di Genova per omicidio colposo, disastro colposo e omicidio stradale per quelle due consulenze a sua firma effettuate negli anni scorsi per Autostrade.
E il ministro Danilo Toninelli che lo aveva personalmente nominato e che, nelle scorse settimane, non aveva comunque ravvisato un conflitto di interessi del professionista confermando la sua nomina nella commissione, ora accetta le dimissioni.
Il nome di Santoro era tra quelli per i quali già due settimane fa Repubblica e L’Espresso avevano alzato il velo sui tanti motivi che rendevano evidente l’inopportunità di una sua nomina nella commissione di inchiesta
E ora le sue dimissioni scatenano nuove polemiche.
E’ Forza Italia a chiedere ora che Toninelli lasci. “Le dimissioni spontanee dell’ingegnere Bruno Santoro dalla commissione sul ponte Morandi confermano la assoluta urgenza di rimuovere il ministro Toninelli dal suo incarico – dice il portavoce dei gruppi parlamentari Giorgio Mulè – Ancora una volta il ministro si è dimostrato incapace di decidere ciò che era ovvio e ribadito ancora stamattina da Forza Italia: rimuovere Santoro perchè indagato per i fatti di Genova”.
“Si ripete un copione già visto in passato e denunciato da Forza Italia quando il ministro non rimosse altri componenti della commissione in palese conflitto di interessi -prosegue Mulè-. Il tremebondo Toninelli continua adesso a far finta di non essere alla guida di un ministero i cui vertici tecnici sono indagati dalla Procura di Genova per omicidio e altri gravissimi reati. E allora, ministro Toninelli, vuol prendersi una responsabilità e smetterla di nascondere la testa come uno struzzo e fuggire come un coniglio davanti alle sue responsabilità ?”.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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