PRESIDENZIALI FRANCIA: LA CHIESA NON SI SCHIERA, EBREI E MUSULMANI PER MACRON
MARINE INCHIODATA SOTTO IL 40% NEI SONDAGGI: “DIFENDO LA FRANCIA CHE SI ALZA PRESTO”… MA E’ NOTA LA SUA GIOVENTU’ DORATA TRA CASTELLI, DISCOTECHE E NOTTI BRAVE (E DI FATTO NON HA MAI LAVORATO)
Ne’ per Emmanuel Macron, nè per Marine Le Pen: la Chiesa francese decide di non scegliere e non fornisce indicazioni su quale dei due candidati votare alle presidenziali. Contrariamente a quanto avvenuto nel 2002, la Conferenza episcopale di Francia ha deciso di non schierarsi a favore di nessuno dei due protagonisti al ballottaggio per l’Eliseo.
Non hanno scelto la stessa posizione le organizzazioni religiose tanto ebree che musulmane, che hanno invitato gli elettori a sostenere il candidato centrista e non quella del Front National.
“La Chiesa cattolica – ha detto il portavoce citato da Bfmtv – non invita a votare nè per l’uno nè per l’altro candidato, ma ricordando l’importanza della posta in gioco a questa elezione, auspica dare a ciascuno alcuni elementi per poter scegliere” e segue un elenco di questioni che vanno dalla famiglia, al rispetto dei legami di filiazione, alle preoccupazioni per i più poveri, anziani, handicappati o disoccupati, per citare infine anche l’accoglienza dei rifugiati. Nessuno dei due aspiranti alla presidenza della Repubblica condivide in toto le posizioni della Chiesa su questi argomenti: ad esempio sui migranti Le Pen ha posizioni diametralmente opposte, così come Macron le ha sulla procreazione assistita.
Secondo un sondaggio Ifop realizzato all’indomani del primo turno, gli elettori cattolici hanno votato nelle stesse proporzioni per Emmanuel Macron e Marine Le Pen (22% per ciascuno), molto più favorevoli a Franà§ois Fillon (28%). I musulmani e i protestanti hanno fatto scelte più nette: i primi hanno plebiscitato Jean-Luc Mèlenchon ed Emmanuel Macron, che hanno ottenuto rispettivamente il 37% e 24% dei loro voti (17% per Benoà®t Hamon, 10% per Franà§ois Fillon). I secondi hanno scelto Macron con il 30%, davanti a Fillon e Le Pen, pari al 20%.
I sondaggi.
Pronostici e previsioni proseguono senza sosta, per individuare il futuro capo della repubblica francese: secondo un sondaggio Ifop le probabilità del candidato indipendente di battere la sua rivale sono rimaste invariate:infatti, dovrebbe ricevere il 60,5% dei voti contro il 39,5% di Le Pen.
Secondo i risultati del sondaggio, il 90 per cento di coloro che hanno dichiarato di sostenere il candidato di En marche! è convinto della scelta, contro l’84 per cento dei sostenitori di Le Pen.
Secondo la rilevazione, andrà alle urne il 71 per cento degli intervistati, mentre il 29 per cento degli elettori francesi prevede di astenersi.
La campagna continua.
In vista dell’appuntamento del 7 maggio, sia Le Pen che Macron riempiono l’agenda di impegni per sfruttare il tempo utile per la campagna elettorale.
Stamani, la candida dell’estrema Destra è salita su un peschereccio a Grau-du-Roi, nel Mediterraneo francese, dicendo di volere difendere la ‘Francia che si alza presto’.
Teoria un po’ imbarazzante, visto che Marine è nota per la sua gioventù dorata trascorsa in discoteche e notti brave con risvegli non certo mattinieri nel suo castello di famiglia.
Dal canto suo Macron ha deciso di andare a Sarcelles, alla periferia di Parigi, dove si è presentato con proposte di sicurezza e reinserimento e ha compensato la fredda accoglienza che gli era stata riservata ieri dai lavoratori dello stabilimento Whirlpool ad Amiens, nel nord della Francia.
Macron ha giocato un po’ a calcio con alcuni bambini. “Non vado soltanto in posti facili. Vado in tutti i posti, con proposte. Dico la verità . Non dico: ‘Con me sarà formidabile'”, ha dichiarato ai giornalisti.
Negazionista il nuovo presidente del Front National.
Jean-Francois Jalkh è il nuovo presidente del Front National dopo l’autosospensione dalla carica di Marine Le Pen, diventata soltanto ‘candidata alle presidenziali’.
Jalkh ha un passato da negazionista che i media francesi hanno sottolineato, ripubblicando dichiarazioni rilasciate nel 2000 a una ricercatrice universitaria che mettono in dubbio la realtà delle camere a gas naziste.
Jalkh sostiene di non ricordarsi di queste dichiarazioni, ma la ricercatrice afferma di avere la registrazione del colloquio.
(da agenzie)
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