QUAGLIARELLO RIDIMENSIONA IL CASO D’ALEMA: “PARLAVA CON ME E ALTRI, SOLO UNO SCAMBIO DI BATTUTE AMENE, NULLA DI PIU'”
“CHE SI PARLI SOLO DI QUESTO LA DICE LUNGA SUL DEGRADO DEL DIBATTITO POLITICO IN ITALIA”
Uno scambio di battute “amene” sulla situazione politica, un “siparietto”, durante il quale “non sono certo mancate le iperbole e le reciproche scherzose invettive”. Ma “nulla di più”.
Gaetano Quagliariello descrive così un colloquio avuto lunedì scorso con Massimo D’Alema, il cui contenuto sarebbe all’origine del retroscena di Repubblica che ha attribuito all’esponente Pd l’intenzione di votare per Virginia Raggi o anche “per Lucifero” pur di dare un colpo a Matteo Renzi.
“Due fondazioni culturali, Italianieuropei e Magna Carta, da circa un anno – premette Quagliariello in una nota – stanno lavorando a un grande convegno per tracciare un bilancio del bipolarismo italiano degli ultimi vent’anni. Periodicamente si svolgono riunioni del comitato scientifico dell’iniziativa, alle quali prendono parte colleghi docenti di storia, economia, sociologia e relazioni internazionali. All’ultima, tenutasi lo scorso lunedì, in qualità di presidenti delle rispettive fondazioni abbiamo partecipato anche l’onorevole D’Alema ed io. Alla fine della riunione, sull’uscio, ci si è fermati a scambiare qualche amena battuta sulla situazione politica, e non sono certo mancate le iperbole e le reciproche scherzose invettive. Nulla di più.”
“Ovviamente – prosegue il fondatore del movimento Idea – tutto ciò potrà essere agevolmente confermato da almeno cinque o sei docenti che con me hanno partecipato al siparietto. Che tutto questo diventi il centro dell’attenzione a quattro giorni dai ballottaggi, la dice lunga sul degrado del dibattito politico nel nostro paese. Avrei tenuto per me queste considerazioni se non avessi ricevuto nella giornata di oggi ben 12 telefonate di eminenti e stimati colleghi giornalisti che mi hanno interrogato sulla vicenda. A questo punto preferisco raccontare apertamente come sono andate le cose senza aspettare le prevedibili paginate di domani mattina”.
(da “Huffingtonpost”)
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