RAI, REPORT CONFERMATO COL TRUCCO
SPOSTATO A DOMENICA, A RISCHIO LO SHARE
Dopo aver salutato senza lutto al braccio Fabio Fazio e Che tempo che fa, la nuova Rai targata Meloni mette nel mirino Report. Proprio quel programma che la maggioranza di governo, nei giorni scorsi, si fregiava di aver confermato per la prossima stagione, scacciando così le accuse di voler aprire una stagione di epurazioni per i programmi considerati “non amici”. Cancellarlo, dunque, ormai non si può più. Ma si può costruire una trappola d’oro, questo sì.
L’idea è di sfruttare l’addio di Fazio e di spostare il programma di inchiesta condotto da Sigfrido Ranucci dalla serata di lunedì a quella di domenica. Vista da fuori sembrerebbe una promozione nella “serata nobile” della settimana. E così verrebbe venduta all’esterno: come l’attestato che questo governo, sulla Rai, non compie alcun ragionamento politico, ma solo di merito, tanto da gratificare con lo spazio più importante a disposizione di Rai3 una trasmissione come Report, tante volte attaccata in passato.
Eppure, chi conosce i meccanismi della televisione sa bene che togliere a un programma la sua serata, il lunedì, sempre mantenuta negli ultimi sette anni, è un colpo difficile da incassare e il rischio di perdere telespettatori è alto.
La domenica poi è l’arena più difficile in cui combattere: ci sono le partite di calcio e le altre reti televisive puntano su programmi consolidati, a volte diretti concorrenti. Il lunedì, invece, per l’informazione era “la serata di Report”: un giardino con il suo re.
La regia dell’operazione sarebbe del nuovo amministratore delegato, Roberto Sergio, e di Paolo Corsini, che oggi verrà indicato alla guida degli Approfondimenti, poltrona da cui si controllano i programmi di informazione.
Anni fa anche Stefano Coletta, da direttore di Rai3, aveva provato a spostare Report dal lunedì alla domenica, quando Fazio passò a Rai1 lasciando un buco nei palinsesti, ma allora la redazione di Ranucci si oppose. Sergio lo ricorda bene e per indorare ulteriormente la pillola sembra voglia offrire un’ora in più di programma a Report, che inizierebbe così alle 20, proprio come Che tempo che fa. Ottanta minuti in più su cui spalmare il proprio pubblico: anche qui si nasconde il pericolo di perdere qualcosa in termini di share, indebolendo ulteriormente la posizione del programma. Ma tutto infiocchettato, e senza epurazioni.
(da agenzie)
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