RAI, TORNANO MICHELE SANTORO E GIULIANO FERRARA
SANTORO PRESENTEREBBE DOCU-FICTION SU RAI2, FERRARA INGAGGIATO COME AUTORE, LERNER FIRMA PER RAI3… GIANNINI RESTERA’ IN RAI
Ancora tu (anzi, voi).
Secondo le risicate indiscrezioni che filtrano dalle mega-riunioni blindate a viale Mazzini, nei giorni che precedono la presentazione ufficiale dei palinsesti (il 28 giugno a Milano), Michele Santoro potrebbe riapparire su Raidue nella prossima stagione.
Niente talk show nè arene e nè piazze per lui, ma una serie di docu-fiction realizzate dalla sua casa di produzione.
Quello che da un pezzo più gli piace fare e che aveva già offerto ai vertici, ricevendone un «grazie, le faremo sapere».
La riconciliazione
Il conduttore dovrebbe essere in studio a presentare i filmati, senza pubblico nè dibattito. Conferme dirette non ce ne sono. In Rai tutto può cambiare anche in cinque minuti. Sarebbe una riconciliazione epocale.
Il rapporto con l’azienda si era interrotto consensualmente il 6 giugno del 2011. E anche di recente il giornalista, offeso perchè le sue proposte non erano state prese in considerazione e scontento perchè non si arrivava mai a dama, aveva attaccato la gestione di Antonio Campo Dall’Orto: «La sua Rai è un bluff, come l’Italia di Renzi».
A quanto pare tutto sarebbe perdonato. Cinque anni dopo si potrebbe ricominciare.
Nel frattempo, poche settimane fa, Santoro è diventato azionista al 7 per cento de Il Fatto di Marco Travaglio, che contava di coinvolgerlo in qualche modo nella campagna per il No al referendum del suo giornale. Si vedrà .
Revival
Il trend revival nei palinsesti, descritti per sommi capi ai consiglieri di amministrazione (che altrimenti minacciavano di ammutinarsi e non sono ancora domi) potrebbe prevedere pure il recupero di Giuliano Ferrara. Non in video, ma come autore del programma di Pietrangelo Buttafuoco, sempre su Raidue. La trattativa è ancora in corso ma a buon punto, grazie ai premurosi uffici di Francesco Merlo, cooptato nella squadra del direttore editoriale per l’informazione Carlo Verdelli.
L’allora direttore de Il Foglio abbandonò bruscamente il servizio pubblico nel 2012, quando faceva Radio Londra: «Sono un mobbizzato» protestò l’Elefantino. Considerato che per Raitre ha già firmato Gad Lerner, il come eravamo è servito.
New entry
A bilanciare l’usato più che garantito, c’è l’arrivo di Gianluca Semprini, giornalista soffiato a Sky, new entry, molto stimato da Daria Bignardi. Che non farà Ballarò, perchè Ballarò verrà chiuso. Ma avrà una nuova trasmissione, molto simile nell’impostazione ai faccia a faccia elettorali che ha condotto sulla tv di Murdoch.
Format veloce, novanta minuti e non di più. Sempre che i consiglieri di amministrazione, ferocemente contrari all’arrivo dell’ennesimo esterno, non l’abbiano vinta (minacciano di votare contro in massa o di disertare la riunione decisiva).
Quanto a Massimo Giannini, resterebbe a Raitre. Gli sarebbe stato offerto un programma di grandi interviste da otto puntate. In più, con una striscia quotidiana da 10 minuti intorno alle 20.40, dovrebbe esserci Pif.
Annalisa Bruchi lascia 2Next e si prende Tabloid, rotocalco domenicale su Raidue, dalle 18.50 alle 20.30.
Le novità su Raitre
Altre novità le ha annunciate Daria Bignardi nel corso dell’audizione in commissione di Vigilanza.
In particolare la direttrice di Rai3 ha spiegato che Fabio Fazio condurrà Rischiatutto e lascerà Che tempo che fa il sabato, mentre di domenica la trasmissione diventerà di tre ore.
Report di Milena Gabanelli passerà al lunedì. Ci saranno trasmissioni affidate ad Alberto Angela, Alessandro Baricco e Concita De Gregorio ed è previsto anche più spazio a Gazebo.
Giovanna Cavalli
(da “il Corriere della Sera”)
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