REFERENDUM, RECORD AFFLUENZA SEGGI ALL’ESTERO: HA VOTATO IL 40% DEGLI AVENTI DIRITTO, CIRCA 1,6 MILIONI DI ELETTORI
SALVINI PARLA DI VOTI COMPRATI E INSULTA GLI ITALIANI ALL’ESTERO: TRANQUILLO, LA MAGISTRATURA FA FINTA DI NULLA, MA GLI ITALIANI NON DIMENTICANO
L’ultimo giorno della campagna per il referendum sulla riforma costituzionale parte dal dato sul voto degli italiani all’estero. Caldissimo.
Seggi chiusi con il 40% dell’affluenza, una stima di un milione e 600mila schede in arrivo che potrebbero davvero essere decisive, come paventa chi minaccia il ricorso in caso di vittoria del Sì in ragione della presunta ingerenza di Matteo Renzi proprio nella formazione dell’opinione dei nostri connazionali oltre confine.
Renzi che, tra l’altro, sperava di portare alle urne un 30%. E’ andata dunque, oltre ogni rosea previsione del premier.
In Svizzera, secondo i primi dati che circolavano ieri sera a Palazzo Chigi, ha votato il 42,2% degli italiani registrati, in Gran Bretagna l’affluenza è stata invece del 37%.
Matteo Salvini non trova di meglio che parlare di Sì inventati e comprati da Renzi in giro per il mondo”.
Il premier, prevedendo il copione, aveva intanto già detto la sua a Rtl 102.5: “E’ un film che ogni volta si ripropone. Il voto all’estero è stato proposto dall’allora ministro del centrodestra Tremaglia e votato a sinistra. Non capisco, perchè dire che lì si fanno i brogli? Perchè continuare ad alimentare tensioni e polemiche?”.
Resta un dato certo: chi parla di “voti comprati” o lo prova o è un calunniatore, questo dice il Codice penale.
La magistratura dovrebbe convocare il clandestino padano e chiedergli di fornire le prove della sua affermazione: in mancanza scatta la denuncia per calunnia e diffusione di notizie atte a turbare l’ordine pubblico.
Da un punto di vista politico poi accusare qualcuno di aver comprato i voti degli italiani all’estero è un insulto ai nostri connazionali, perchè presuppone che si siano fatti comprare.
Non ci stupisce se lo dice uno che fino a qualche tempo fa girava con la maglietta “Padania is not Italy” e cantava che i “meridionali puzzano”.
Tranquillo, se la magistratura dorme, ci sono italiani che non dimenticano .
(da agenzie)
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