RIFORMA DELLA GIUSTIZIA? SI INIZI CON IL TENERE IN GALERA GLI ASSASSINI RECIDIVI
INVECE CHE A LIMITARE LE INTERCETTAZIONI, IL GOVERNO PENSI A EVITARE CHE ASSASSINI COME LUCA DELFINO, DOPO AVER PERSEGUITATO LA SUA EX ED ESSERE STATO INTERCETTATO TELEFONICAMENTE MENTRE MINACCIAVA LA SUA VITTIMA, LA POSSA SGOZZARE CON 40 COLTELLATE… E POI FACENDO GLI OCCHI DA SPIRITATO ALLE TELECAMERE GODERE DELLA SEMINFERMITA’ MENTALE… INVECE CHE PRENDERE L’ERGASTOLO SE L’E’ CAVATA CON 16 ANNI: QUESTA E’ LA GIUSTIZIA IN ITALIA
Avete presente Luca Delfino? Sospettato e rinviato a giudizio per l’omicidio della sua ex compagna genovese, si era trasferito a Sanremo dove, dopo aver perseguitato per mesi la nuova fidanzata, in quanto lei l’aveva lasciato, l’8 agosto del 2007, in pieno centro della città dei fiori, il Delfino pensò bene di sgozzarla, infierendo sul suo corpo con 40 coltellate.
Un delitto annunciato, dopo mesi di pedinamenti, minacce, lesioni e tentativi di strozzarla, nonostante le denunce ai carabinieri da parte della famiglia della ragazza, nonostante le intercettazioni telefoniche fatte dalle forze dell’ordine, in cui si potevano ascoltare chiaramente le minacce di morte di Delfino rivolte alla sua ex fidanzata che era arrivata al punto di cambiare casa, temere all’uscita dal lavoro e piombare in una depressione tremenda, prima di essere massacrata.
Le minacce era registrate, il soggetto era già incriminato per il delitto dei vicoli di Genova, era “sorvegliato”, ma nessuno ha mosso un dito per impedire che potesse uccidere.
Lo Stato inerte, con le sue leggi assurde, ha favorito l’esecuzione di una giovane vita innocente. Subito dopo il delitto, il Delfino ha iniziato a farsi crescere la barba, a guardare le telecamere con gli occhi spiritati, a urlare frasi sconnesse quando doveva comparire davanti al giudice, sostenendo che la ex era ancora viva.
Ricordiamo che Delfino fu bloccato a pochi metri dal luogo del crimine con il coltello grondante sangue ancora in mano.
Già allora avevamo previsto tutto: ” Ora fa finta di essere pazzo, così evita l’ergastolo”, era ormai opinione comune in Liguria.
Per tutti, ma non per il giudice di Sanremo che gli ha riconosciuto l’attenuante della “seminfermità mentale”, poi la riduzione della pena prevista dal processo per direttissima: morale, invece che l’ergastolo, condanna a 16 anni più 5 di casa di cura.
Secondo la difesa il giudice non poteva non fare altrimenti. Balle. Intanto vi erano perizie che negavano che Delfino fosse incapace di intendere e di volere, lui ha preferito credere a quella che invece la sosteneva.
Poi è assurdo concedere la riduzione di pena di un terzo, in casi di delitti efferati come questo, in quanto il processo si fa per direttissima: qui non c’entra il giudice di Sanremo, c’entrano le leggi assurde dello Stato italiano.
Fa ridere che il Governo pensi nelle stesse ore a limitare le intercettazioni, invece che pensare piuttosto, in casi come questi a rendere conseguenziale l’arresto di colui che perseguita una donna con continue minacce di morte, visti poi i precedenti del soggetto.
Ci stiamo a preoccupare della privacy, ma non della vita di una povera ragazza innocente che, grazie alle intercettazioni dei carabinieri, aveva potuto far capire che stava rischiando la vita.
Lo Stato se n’e’ fottuto, di lei e della sua famiglia. Salvo tutelare l’assassino che, poverino, sarebbe seminfermo di mente…
Ora vi raccontiamo che strano seminfermo è questo soggetto.
Quando deve arrivare in tribunale e vede le telecamere fa lo sguardo del pazzo e parla in modo sconnesso, minaccia e impreca, ma chissà perchè quando è in cella e non ci sono le telecamere è definito un detenuto tranquillo e modello. Strano eh?
E ancora: lo sapete che quando ha diritto all’ora d’aria, se non ha la garanzia di 4 guardie penitenziarie di scorta, rifiuta l’ora di libertà perchè ha paura che gli altri detenuti gli facciano la pelle?
Che strano comportamento e sensibilità per uno mezzo matto… ha paura di essere ammazzato. Un timore molto razionale, si direbbe, tipico di chi ragiona perfettamente…
Un caso isolato quello di Delfino? No, notizia di due giorni fa di un padre nel Comasco che, per aver difeso la figlia da un altro persecutore con precedenti per violenza sessuale, è in fin di vita perchè il persecutore gli ha sparato due colpi di pistola in viso.
Altro che dibattito sulle intercettazioni telefoniche: sarebbe questa la riforma della Giustizia necessaria in Italia? Sarebbe questo che richiedono i cittadini per essere tutelati dalla criminalità ?
In Italia prima o poi qualcuno si farà giustizia da sè, se lo Stato non dimostra di saper tenere i criminali in galera…
E se mai dovesse accadere, quel processo rischierebbe di diventare un avvenimento mondiale: perchè il tribunale sarebbe assediato da migliaia di italiani solidali con chi ha dovuto sostituirsi allo Stato, per difendere la propria famiglia.
Prima di trovare un criminale appeso ad un albero a furor di popolo, lo Stato dimostri che in Italia esiste ancora la giustizia, quella vera, non quella televisiva.
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