RIFORMA FISCALE, IL GIOCO DELLE TRE TAVOLETTE: PER FAR VEDERE CHE DIMINUISCE DI POCO LE TASSE, IL GOVERNO TAGLIERA’ LE ATTUALI DETRAZIONI DEL 19%
TAGLI PER 3,6 MILIARDI CHE COME AL SOLITO GRAVERANNO SUI BILANCI DELLE FAMIGLIE A BASSO REDDITO…E ALLA FINE SARA’ UN GIRO CONTO
Sia in campagna elettorale che nei suoi primi mesi a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni ha rilanciato un classico delle ricette del centrodestra: la riduzione delle tasse. Una promessa che sembra condivisa da tutti i partiti che sostengono il governo, con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che qualche giorno fa ha detto: «Chi dice che il taglio delle tasse non è una priorità è un cretino».
In vista del varo ufficiale della riforma fiscale, l’esecutivo sta pensando di rilanciare un grande classico: il riordino delle tax expenditures, ossia la riduzione delle 626 agevolazioni attualmente in vigore.
A svelare come queste agevolazioni potrebbero essere riorganizzate è Il Sole 24 Ore, secondo cui il governo starebbe pensando soprattutto a un’ipotesi: intervenire sugli oneri detraibili al 19%, che nelle ultime dichiarazioni dei redditi valevano 27,2 miliardi di euro.
Il piano del governo prevede di usare un meccanismo diverso, calcolato in base al reddito e modulate in base ai tre nuovi scaglioni in cui dovrebbe essere articolata l’Irpef.
Per fare un esempio, chi dichiara fino a 28mila euro potrebbe chiedere la detrazione del 19% degli oneri fino al 4% del proprio reddito.
Per chi guadagna tra i 28mila e i 50mila euro annui, la percentuale scende al 3%. Per chi ha un reddito superiore ai 50mila euro scende al 2% fino ad azzerarsi completamente oltre una certa soglia.
Oltre all’intervento sulle detrazione del 19%, il ministero dell’Economia sarebbe al lavoro anche su altri fronti di riordino delle agevolazioni. Dovrebbero rimanere salve le rate annuali dei bonus per la ristrutturazione immobiliare. Il Superbonus al 90%, per esempio, resta valido per chi avvia i lavori nel 2023 ma solo se il proprietario dell’abitazione ha un reddito non superiore a 15mila euro. Una cifra che va calcolata applicando il nuovo meccanismo del quoziente familiare.
(da agenzie)
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