RIMPALLO FRA GOVERNO E PD SUI NUOVI VOUCHER
ROSATO SI DICE DISPONIBILE AL PASSO INDIETRO “SE IL GOVERNO LO VUOLE”
Palazzo Chigi smentisce i “fantasiosi retroscena” attorno all’emendamento del Pd alla manovrina che prevede i nuovi buoni lavoro per famiglie e microimprese, sottolineando che “non è certo la reintroduzione dei voucher”.
Ma il Pd, con Ettore Rosato, si dice pronto al passo indietro per salvaguardare la salute del Governo, dopo che ieri Mdp ha minacciato di non votare la fiducia su un provvedimento che faccia rientrare i voucher dalla finestra dopo aver fatto saltare il referendum Cgil. E proprio la Cgil protesta al Pantheon contro le mosse della maggioranza.
Ieri attorno ai voucher si stava consumando l’incidente che minacciava di far cadere il Governo Gentiloni. Pesanti le prime dichiarazioni del capogruppo di Mdp alla Camera, Francesco Laforgia, che affermava la volontà di uscire dalla maggioranza. Parole presto stemperate con un più cauto pronunciamento sulla volontà di non votare la fiducia su un provvedimento che contenesse l’emendamento del Pd sui nuovi buoni lavoro.
Oggi Palazzo Chigi smentisce i retroscena, specie “ogni riferimento a dubbi del presidente del Consiglio circa la proposta di buoni lavoro per le prestazioni occasionali delle famiglie e delle imprese. Si tratta di strumenti indispensabili per evitare che tali prestazioni si svolgano in nero. Non è certo la reintroduzione dei voucher che il governo aveva abrogato. È diverso lo strumento, è del tutto diversa la platea” afferma la presidenza del Consiglio in una nota.
A fronte di questo sostegno chiaro, prende tuttavia la parola Ettore Rosato, presidente dei deputati Pd, disponibile a ritirare l’emendamento se il Governo lo chiederà .
“Leggo ricostruzioni assurde sul Pd che vuole utilizzare la questione voucher per mettere in difficoltà Gentiloni. Noi difendiamo il nostro premier e abbiamo sempre concordato la linea da seguire. Siamo pronti tuttavia a ritirarlo se questo è il volere del Governo. Non cerchiamo nessun incidente parlamentare avendo sempre parlato il linguaggio della chiarezza. Adesso aspettiamo indicazioni da Palazzo Chigi” dice il capogruppo alla Camera.
Nel frattempo la Cgil, in prima linea nella battaglia contro i voucher, è schierata in presidio al Pantheon “per manifestare contro l’eventuale approvazione da parte del Parlamento di emendamenti che prefigurerebbero il ritorno dei voucher con norme peggiori” di quelle che erano in vigore e che il Governo aveva abolito proprio per scongiurare il referendum proposto dal sindacato di Corso d’Italia.
Susanna Camusso incontrerà i sindacati e potrebbe annunciare altre iniziative di protesta.
(da “La Repubblica“)
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