“RISCHIO ARGENTINA CON I MINIBOT LEGHISTI”: LA DENUNCIA DEL FINANCIAL TIMES
“SONO UN MODO PER SPENNARE NON SOLO GLI STRANIERI, MA ANCHE GLI ITALIANI E FAVORIRE SPECULAZIONI FINANZIARIE, LE PIU’ COLPITE SARANNO LE CATEGORIE PIU’ DEBOLI”
I mini Bot lanciati dal responsabile economico della Lega, Claudio Borghi, potrebbero essere un problema e affossare l’euro. È l’opinione del Financial Times, che torna a occuparsi dell’Italia e della politica economica della nascente coalizione di governo tra Lega e M5s, e in un articolo a firma John Dizard ricorda anche l’esperienze del ‘Patacon’ argentino
La minaccia di titoli di Stato italiani noti come mini Bot fa sì che la politica monetaria europea torni a rischio dopo che negli ultimi due anni sembrava che l’eurozona avesse superato i pericoli esistenziali grazie agli acquisti irrefrenabili di bond da parte della Bce.
Se fossero introdotti su larga scala le pressioni politiche con il tempo forzerebbero o l’Italia o la Germania fuori dall’euro e avendo prodotto il danno questo strumento sarebbe alla fine liquidato.
Dopo aver descritto i mini Bot, il Financial Times ricorda come sia Lega che M5s continuino a insistere come questi non sarebbero una valuta parallela nè una scappatoia per far crescere il debito pubblico, ma anzi promettono di rispettare il Trattato di Lisbona e in particolare l’articolo 106 secondo cui solo la Bce può coniare moneta.
Secondo loro non provocherebbero un aumento del debito perchè sarebbero semplicemente un modo per creare un anticipo di tassazione futura.
Finora, scrive Dizard, “banchieri centrali e ministri delle finanze sono stati equilibrati nella loro reazione. Un equilibrio “tra lo sdegno e il colpo apoplettico”.
Gli eurocrati ritengono che il piano dei mini Bot sia un’altra trama per spennare gli stranieri. Vero, ma sarebbero anche un modo per spennare gli italiani” in particolare alcune categorie come “pensionati e impiegati statali.
Nello scenario delineato dal Financial Times si afferma che il rispetto dell’ortodossia ha portato l’Italia alla stagnazione e alla disoccupazione giovanile.
Ma i giovani disoccupati non sarebbero i beneficiari dei mini Bot.
I grandi profitti andrebbero a quelli che comprerebbero i mini Bot dai pensionati o dai creditori dello Stato a prezzo di sconto, poniamo il 20 o 30%.
Questi venderebbero la quasi moneta ad acquirenti con il portafoglio ben fornito.
Ci sarebbe una redistribuzione interna a favore delle industrie del Nord Italia e dei lavoratori specializzati, mentre i pagamenti a pensionati e impiegati statali al Sud subirebbero un taglio.
La prima difficoltà per Lega e 5 Stelle, quindi, potrebbe essere quella di “stare insieme politicamente”, perchè “l’equilibrio delicato” che c’è al momento tra le due parti potrebbe essere messo a dura prova dalle “dure decisioni economiche”, e potrebbero subire defezioni che “metterebbero in pericolo la loro esigua maggioranza in Parlamento”.
(da “NextQuotidiano”)
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