ROSATO AL M5S: “PD SIEDE AL TAVOLO SOLO SE CHIUDETE CON LA LEGA”
ZAMPA: “VOTI LA BASE”… I DEM SI INTERROGANO SUL DIALOGO CON IL M5S
Il Pd è pronto a sedersi al tavolo con i 5 Stelle, ma la prima condizione è che il “forno” con la Lega e il centrodestra venga chiuso.
“Io da quasi due mesi vedo un gran lavoro di Lega e M5S per sdoganare Forza Italia e comporre una maggioranza” afferma al Messaggero Ettore Rosato, sottolineando che “fin quando quel fronte non si considera completamente chiuso, qualunque approccio con il Pd lo considero una perdita di tempo”.
Se Roberto Fico avrà il mandato da Sergio Mattarella “il Pd si siederà e ascolterà “, prosegue Rosato, “il partito è quanto mai compatto sul fatto che non si può trattare con noi e allo stesso tempo con la Lega”. Dopo di che “discutere non fa mai male e lo faremo, se verremo convocati” da Fico.
Chi si dice ostile a un avvicinamento fra Pd e M5S è Giorgio Gori, il sindaco di Bergamo che dalle pagine della Stampa segnala che sarebbe “molto a disagio se il mio partito accettasse di fare un governo” con i 5 Stelle, perchè sono “un elemento totalmente cangiante, privo di una propria idea, che aggiorna le proprie posizioni in base a quello che un algoritmo sul web gli dice di fare. Possono sembrare di sinistra oggi, e domani apparire assolutamente il contrario. Possono sbianchettare pezzi di programma, diventare improvvisamente europeisti e filoatlantici, ma io ricordo quello che Di Maio diceva fino a qualche settimana fa…”.
Secondo Sandra Zampa, invece a decidere dovrebbe essere il popolo democratico. “Basta con tatticismi e furbizie, che hanno tenuto il Paese firmo fino ad oggi. Il M5s deve venir fuori con chiarezza e trasparenza” e “il Pd deve aprire all’interlocuzione, non deve rifiutare un’ipotesi di confronto” dice al Corriere della Sera l’ex vice presidente del Partito Democratico e portavoce di Romano Prodi.
Un governo Pd-M5s, afferma, è “inimmaginabile. Ma il Pd deve pretendere dei chiarimenti dai 5 Stelle sui grandi temi: l’Europa, la povertà , l’immigrazione. Noi non siamo la Lega. Per fortuna, neppure Di Maio e Di Battista sono mai andati a trovare Orban”.
Secondo Zampa è giusto “che il Pd lasci nascere un governo a 5 stelle. Con l’astensione, l’appoggio esterno, non so…”. Un primo passo si potrebbe fare interpellando la base del partito, conclude: “Facciamo un referendum”, propone. “Sono passati 50 giorni dalla sconfitta del 4 marzo e non si è fatta ancora una discussione interna. Credo che la Direzione debba riunirsi al più presto. Molti nostri elettori hanno votato per i 5 stelle, ma non sono loro ad averci voltato le spalle, forse siamo stati noi”.
(da agenzie)
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