SALVINI A PALERMO, POMERIGGIO DI TENSIONE IN CITTA’ TRA LENZUOLI STESI, CITOFONI DI CARTA E FLASH MOOB
LA ANNUNCIATA “PASSEGGIATA” AL QUARTIERE POPOLARE DI BALLARO’ DOVE CONVIVONO PACIFICAMENTE LOCALI E IMMIGRATI E’ LA SOLITA PROVOCAZIONE DEL SEQUESTRATORE DI PERSONE: RICEVERA’ L’ACCOGLIENZA CHE MERITA
Migliaia di citofoni di carta. E per ogni campanello una targhetta che ricorda un valore civile: legalità , uguaglianza, solidarietà . Così, con un richiamo satirico all’iniziativa del Pilastro prima delle Regionali emiliane, le sardine si apprestano ad accogliere Matteo Salvini a Palermo.
Il capoluogo siciliano è in subbuglio già da qualche giorno. Sono comparsi di nuovo sui balconi i lenzuoli che fecero la storia dell’antimafia dopo le stragi: sopra, stavolta, c’è la scritta “La Sicilia non si lega”, con alcune variazioni sul tema che rimandano all’articolo 3 della Costituzione. Salvini parlerà in un teatro cittadino, al Teatro Al Massimo, e in contemporanea, all’esterno, andrà in scena la manifestazione delle sardine.
Ma il momento clou della giornata, e anche quello che più preoccupa le forze di polizia, sarà la passeggiata che il leader della Lega ha deciso di fare dentro il mercato di Ballarò, all’interno di un quartiere che ha una altissima percentuale di immigrati africani.
Nell’attesa di questa visita, il cartello Sos Ballarò, che racchiude cinquanta associazioni che operano nella circoscrizione, ha organizzato una seconda manifestazione di protesta: “Riteniamo l’iniziativa di Salvini una vera e propria provocazione – dice Claudio Arestivo, dell’associazione “Moltivolti” – Ballarò rappresenta il fallimento degli slogan dell’ex ministro: qui lavoriamo ogni giorno a un’integrazione autentica, qui convivono la vecchia e la nuova Palermo, gli immigrati e gli autoctoni. Delle semplificazioni di Salvini, solo legate a dinamiche elettorali, proprio non abbiamo bisogno”.
Numerose, dicono gli organizzatori, le adesioni: potrebbero essere migliaia le persone in piazza ad accogliere Salvini. La manifestazione viene presentata come “pacifica” ma la Questura ha previsto robuste misure di sicurezza per evitare incidenti, sia a Ballarò che a piazza Verdi, dove il leader parteciperà al raduno leghista.
Fiutato il clima, Salvini ha lanciato la sua sfida su Facebook: “Qualche “democratico” pensa di poter decidere chi può parlare a Palermo e chi no”.
In programma, fra la puntata a Ballarò e la kermesse del tardo pomeriggio, pure una visita a un commissariato di polizia: tappa curiosa, considerato che Salvini non è più ministro degli Interni. Ma in quel commissariato, ritenuto di frontiera perchè ha competenza sui quartieri poveri e popolati da extracomunitari, ha lavorato per otto anni Igor Gelarda, il poliziotto che è uno dei dirigenti locali della Lega.
Domani mattina, prima di lasciare Palermo, Salvini sarà nella sede dell’Ars, l’assemblea regionale, per battezzare il gruppo della Lega. Entrerà per la prima volta nel Palazzo dell’antica istituzione oggi guidata da Gianfranco Miccichè, il forzista che l’estate scorso gli diede pubblicamente dello “stronzo”. I bookmakers già accettano scommesse: i due si incontreranno?
(da agenzie)
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