SALVINI E LA MARCHETTA AI GESTORI DELLE DISCOTECHE: VENDITA LIBERA DI ALCOLICI ANCHE DOPO LE TRE DEL MATTINO
COSI’ CI RITROVEREMO PIU’ UBRIACHI AL VOLANTE CON LICENZA DI UCCIDERE
«Il divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le 3 non ha più senso. Preferisco che, a mio figlio, un cocktail glielo dia in mano un barman professionista, piuttosto che il primo extracomunitario di turno col carrello dei superalcolici, fuori dai locali».
Così inizia il delirio di Matteo Salvini, il ministro e papà che al Viminale ha siglato il protocollo con i gestori di discoteche e locali notturni.
Giusto in tempo per l’estate (vedi a volte che quando si mette d’impegno il ministro ce la fa). Ovviamente serve un decreto, non basta un protocollo, ma il primo passo è stato fatto.
Secondo Salvini il divieto di somministrazione di alcolici tra le 3 e le 6 «è figlio di una vecchia idea di repressione che non funziona».
Insomma: alcol libero, ma non perchè sia sicuro, solo perchè Salvini ha “paura” dell’extracomunitario di turno.
Ci dovrebbe spiegare il ministro in che modo un superalcolico somministrato da un barman professionista possa essere meno pericoloso di quello venduto dal negretto con il carello.
Se il problema è davvero il fatto che ci sono extracomunitari (sono sempre stranieri?) fuori dai locali allora forse il Ministero dovrebbe occuparsi di effettuare i controlli per garantire che i venditori abusivi non possano continuare a vendere.
Ma per Salvini invece la preoccupazione è quella di aiutare “coloro che gestiscono le serate dei nostri ragazzi” per non regalare “ad Ibiza piuttosto che alla Slovenia, miliardi di euro di fatturato con un controllo inferiore a quello che garantiscono i nostri locali”. Come se uno per bere un weekend andasse ad Ibiza perchè da noi non ci si può ubriacare oltre le 3 del mattino. Perchè di questo stiamo parlando: bere tutta la notte, non potersi bere due birrette dopo le nove di sera.
Solo durante questo ultimo fine settimana sono state 12 le vittime di incidenti stradali, quasi tutti giovani
Eppure per il ministro le priorità sono altre. Come ad esempio siglare un accordo con le discoteche per la vendita di alcolici fino all’alba, e oltre.
Ma se Salvini ascoltasse le associazioni delle vittime della strada potrebbe scoprire che — come denuncia Giordano Biserni, presidente di Asaps- «più di un terzo degli etilometri in dotazione alle forze dell’ordine è fermo per manutenzione negli unici due laboratori del ministero dei Trasporti».
E c’è pure un problema di taratura degli apparecchi, che spesso e volentieri non superano i controlli dell’autorità giudiziaria che invalida i risultati delle analisi.
Perchè il Ministero non lavora per rendere le strade più sicure?
La situazione quindi è quella di una scarsissima efficacia del sistema di deterrenza alla quale ora si aggiunge anche la possibilità di vendere alcolici e superalcolici fino al mattino.
I due ragazzini erano stati travolti da un Suv guidato da Rosario Greco, 37 anni, che dopo essere stato identificato si trova in stato di fermo con le accuse di omicidio stradale aggravato, di omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Anche il responsabile del terribile incidente che ha spezzato la vita di quattro ragazzi poco più che ventenni nella notte tra sabato e domenica a Jesolo sarebbe stato ubriaco al momento dell’impatto.
In che modo la decisione di Salvini di eliminare il divieto orario per la somministrazione di alcolici aumenta la sicurezza stradale? In nessuno. Se gli incidenti ci sono già ora che il limite c’è figuriamoci quando verrà tolto anche quest’ultimo divieto.
Di sicuro a guadagnarci saranno i gestori delle discoteche, che potranno continuare a vendere alcolici e ad incassare sulle consumazione.
E qualcuno fa notare l’amicizia tra Salvini e Massimo Casanova è il titolare del Papeete di Milano Marittima, recentemente eletto con la Lega al Parlamento Europeo.
Secondo ASAPS i veri problemi che causano le stragi del sabato sera sono il «costante calo delle pattuglie soprattutto nelle statali e provinciali in particolare di notte (cresce l’età media tanti gli ultracinquantenni nei turni). Si sono perse in totale alcune decine di migliaia di pattuglie l’anno dal 2008 al 2018 solo della Stradale».
(da agenzie)
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