SALVINI ELETTO SEGRETARIO RICOMINCIA DALLE MUTANDE DI COTA
TRA I DUE CANTANTI VINCE IL REPERTORIO “CANZONI DA CASERMA” CONTRO LA “VOCE VECCHIA” DI CASTROCARO (MOLTO CARO, IN EFFETTI)
Come previsto, Matteo Salvini vince il congresso-funerale della Lega con l’82% di consensi contro il 18% di Umberto Bossi.
Ma il dato catastrofico e rivelatore è che gli iscritti-votanti con la segreteria Maroni sono precipitati a 17.047 e alla fine votano pure solo in 10.206.
In pratica rispetto alla Lega con 200.000 iscritti di qualche anno fa, Salvini è stato eletto da appena 8.162 persone (Bossi ha ricevuto 1.833 consensi).
Il Senatur, avute le garanzie richieste, si è limitato a una manifestazione di ego prima di iniziare a frequentare le aule di tribunale, Maroni si è liberato di un peso ed è più libero per gli impegni mondani, Tosi e i veneti pensano ad altro e la fronda di ex maroniani in rotta col sassofonista imporranno come vice Giorgetti, uno dei pochi volti presentabili del Carroccio.
Una vittoria scontata perchè molti bossiani dalla Lega o sono stati cacciati o se ne sono andati di propria iniziativa da tempo.
Se ci si aggiunge il rinvio a giudizio a pochi giorni dal voto, è già tanto che il Senatur abbia raccolto quasi 2.000 voti.
Una Lega quindi sempre più in mano a ras locali, gestita svogliatamente per un anno da Maroni e in crisi di identità , con contrapposizioni tra veneti e lombardi e persino lombardi tra di loro.
La scelta tra l’ex cantante di Castrocaro e chi ama intonare “senti che puzza, sono arrivati i napoletani” non cambierà la musica di fondo: neanche un sorso di acqua inquinata del Po ne muterà il declino.
Si era finito con i lingotti di Belsito, si ricomincia dalle mutande di Cota.
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